Martedì scorso, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula Da Silva ha firmato un decreto con il quale annulla i tagli fiscali sull’acquisto di armi da fuoco e munizioni, che erano stati disposti dal suo predecessore Jair Bolsonaro. L’aliquota è, quindi, stata ripristinata al 55 per cento, laddove con l’amministrazione Bolsonaro era invece stata portata, per la maggior parte delle armi, al 33,75 per cento. In una dichiarazione pubblica, il presidente Lula ha affermato di attendersi maggiori entrate per 342 milioni di real (circa 68 milioni di dollari) grazie a questo provvedimento, fermo restando che lo scopo dichiarato dallo stesso Lula è quello di pervenire “al disarmo della popolazione civile”.