La regione Calabria autorizza la caccia nell’Atc di residenza e prolunga al 31 gennaio 2021 la caccia al cinghiale
In Calabria ulteriore apertura della regione per quello che riguarda la caccia fuori dal comune di residenza. Infatti, diventata zona arancione, il presidente Nino Spirlì con ordinanza n. 94 ha ritenuto opportuno autorizzare la caccia nel comune di residenza, nell’Atc di residenza e nei distretti d’iscrizione per il controllo degli ungulati, anche in comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione. L’ordinanza specifica però che l’attività venatoria è consentita solo per i residenti in Calabria e potrà essere svolta solo in forma individuale e con distanziamento. Si specifica inoltre che, solo nelle zone assegnate alle squadre per la caccia in braccata, la caccia potrà essere svolta anche non singolarmente, sempre rispettando le stesse modalità di sicurezza già note e già enunciate per le altre forme. Sempre in Calabria, la caccia al cinghiale potrà continuare fino al 31 gennaio 2021. Per questa proroga era stata interpellata l’Ispra, che ha risposto affermativamente. L’assessore regionale all’agricoltura caccia e pesca, Gianluca Gallo, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento del problema da parte dell’istituto. Problema per il quale la regione potrà trovare soluzione mettendo un freno alla proliferazione degli ungulati che erano stati lasciati liberi da piani di abbattimento causa il problema del Covid.