La casa che fu di Giuseppe Beretta (1840-1903) è stata sottoposta a un accurato lavoro di restauro per diventare un museo, un luogo della memoria di quella che è stata, e continua a essere, una delle più antiche famiglie industriali nel mondo. A volere fortissimamente questo intervento è stata la stessa famiglia Beretta, presente al gran completo il giorno dell’inaugurazione: dal cavalier Ugo Gussalli Beretta, ai figli Pietro e Franco, alla signora Anna, zia di Franco e Pietro, nonché ultima erede del cognome Beretta.
I lavori di restauro sono stati curati da Gretchen Alexander Harnischfeger, laurea a Princeton e master a Yale in architettura, moglie di Pietro Gussalli Beretta, il quale ha voluto sottolineare come “in questa casa, ancora oggi, siano vive le suggestioni che hanno contraddistinto la storia plurisecolare della nostra famiglia e il grande attaccamento a questo territorio”.
Oltre a mobili e oggetti di arredamento, all’interno della casa è stato ricostruito un percorso storico dell’azienda e della famiglia Beretta, attraverso foto d’epoca e rari documenti ritrovati e messi a disposizione dalla stessa famiglia Gussalli Beretta.
La cerimonia di inaugurazione della casa-museo ha preso il via da una visita guidata al museo delle armi di Gardone Val Trompia di villa Mutti, curato dall’amministrazione comunale valtrumplina, che in alcune sale ospita foto, documenti e armi che testimoniano lo sviluppo della grande azienda Beretta. Proprio la collaborazione tra amministrazione e Beretta consentirà di prenotare visite guidate tanto al museo quanto alla casa Beretta fino al 5 settembre.
Nella foto, da sinistra: Ugo Gussalli Beretta; il figlio Franco, presidente di Fabbrica d’armi Pietro Beretta; Carlo Ferlito, direttore generale di Fabbrica d’armi Pietro Beretta; l’altro figlio, Pietro, presidente di Beretta holding; alle sue spalle, il sindaco di Gardone Val Trompia, Pierangelo Lancelotti; il neo prefetto di Brescia, Valerio Valenti.