A Chernobyl la Natura trionfa. Come ben si sa sono decenni che in quest’area è interdetto l’ingresso alle persone e a qualsiasi attività umana. Naturalmente, caccia inclusa. Alcuni studiosi, che continuano a monitorare l’immensa area, hanno tuttavia notato nel tempo l’incremento massiccio della presenza di tutte le specie animali che erano già presenti nei dintorni prima del disastro nucleare. Nelle aree circostanti, si è anzi verificata una vera esplosione sia in termini di numero di specie, sia in termini di consistenza per ciascuna specie. Ovunque alci, orsi, lupi, cinghiali, volpi, cervi hanno ripopolato le foreste e anche la città stessa, ormai abbandonata e sulla quale la foresta ha ripreso pian piano il sopravvento, mangiandola poco per volta e inserendola nel suo immenso strato verde. Molto contribuisce, per la diffusione degli animali selvatici, la sicurezza di non aver più tra le scatole il predatore più pericoloso per loro: l’uomo. Anche una moltitudine di animali domestici sono rimasti in loco: con l’evacuazione immediata della zona è stato proibito portare via qualunque animale d’allevamento, per cui ecco che le mucche domestiche, di branchi allevati in zona, hanno pian piano ripreso la loro vita semiselvatica divenendo a loro volta nomadi e in grado di difendersi da sole nei confronti dei predatori. Continuano a nascere i vitelli, che vengono difesi e protetti nelle stesso modo in cui fanno i loro cugini selvatici. Già un’altra mandria era stata messa sotto osservazione dalle autorità scientifiche, proprio per studiare le conseguenze della radioattività sulle popolazioni selvatiche e domestiche. Le specie selvatiche e domestiche hanno conosciuto una diminuzione quantitativa e malformazioni nei nascituri per circa 6 mesi dopo il disastro. I nuovi nati, con malformazioni, non si sono riprodotti. A decenni dal fatto, tuttavia, le specie risultano sane e non menomate dal punto di vista riproduttivo. La nostra Terra, e la nostra grande Natura, nei millenni ne hanno viste di tutti i colori tra glaciazioni, eruzioni, meteoriti schiantati sulla crosta terrestre. Ma la Natura, ha dimostrato la forza di cui è capace. Impariamo a rispettarla, ma a darle anche la fiducia che ha sempre meritato.