Matteo Piantedosi è il nuovo ministro dell’Interno: dopo Luciana Lamorgese, ancora una volta un “tecnico” si insedia alla guida di uno dei dicasteri più importanti d’Italia. Laureato in legge e abilitato all’esercizio della professione forense, Piantedosi è entrato nell’amministrazione civile dell’Interno nell’aprile del 1989, è stato nominato prefetto nel 2011, nel 2018 è diventato capo di gabinetto del ministro dell’Interno (carica allora ricoperta da Matteo Salvini), restando in tale ruolo fino al 2020 per assumere, dopo tale data, l’incarico di prefetto di Roma.
Per quanto riguarda in particolare gli aspetti di nostro interesse, Piantedosi ebbe un ruolo nei lavori per il decreto legislativo che ha “corretto” il 204 del 2010, evidenziandosi per l’assenza di preclusioni ideologiche nei confronti del possesso legale di armi e un atteggiamento collaborativo con il settore.
Nei suoi anni di carriera ha maturato una profonda conoscenza delle forze di polizia e nel suo ruolo prefettizio, ricoperto in particolare nella città di Bologna, è stato particolarmente apprezzato.