La procura di Latina ha chiesto il rinvio a giudizio per i medici che dichiararono idoneo Luigi Capasso, il carabiniere che il 28 febbraio 2018 uccise a Latina con la propria pistola d’ordinanza le due figlie e ferì gravemente la moglie. I due medici (la psicologa militare e il medico personale di Capasso) sono stati iscritti nel registro degli indagati nel settembre 2021, con l’accusa di omicidio colposo, perché poche settimane dopo che l’arma d’ordinanza era stata ritirata al militare, in seguito alla grave crisi famigliare nella quale si trovava per la separazione dalla moglie, gli fu restituita, dichiarandolo idoneo al servizio armato. Cosa che in effetti, a quanto pare, era decisamente lontano da essere, visto che proprio con tale arma concentrò la propria furia distruttrice sulla moglie (sopravvissuta miracolosamente alle ferite) e sulle due figlie (invece decedute), per poi porre fine ai propri giorni. Il giudice per l’indagine preliminare dovrà valutare se accogliere la richiesta del pubblico ministero oppure disporre l’archiviazione.