462 tiratori, 50 da tutta Europa, in gara al Concaverde di Lonato del Garda. Si spara in Fossa olimpica a livello stellare con il sovrapposto Perazzi su tre eventi: due barrage in notturna e una finale in formula olimpica
Sabato e domenica scorsa si è disputata la Beretta cup “RiparTIAMOItalia”, in questo fine settimana sempre al Tav Concaverde di Lonato del Garda (Bs) va in pedana il Perazzi Champion, la competizione della fabbrica che produce i sovrapposti sportivi che detengono il record di medaglie olimpiche vinte a partire dal primo oro conquistato nel 1964 da Ennio Mattarelli a oggi, 54 in tutto (18 ori, 15 argenti e 21 bronzi).
«Sono 432 i tiratori», commenta Ivan Carella presidente dell’impianto bresciano. «Sono contento anche se lo scorso anno eravamo 632. Perdiamo 200 tiratori stranieri, ma ce ne sono 50 anche ora, tutti europei, e questo ci lascia tutti ben sperare per il futuro. Cambia il nome della gara, che normalmente è Gran mondiale Perazzi, ma considerando il terremoto prodotto dal Covid 19, posso affermare tranquillamente che sarà una grande gara anche se alcuni protagonisti delle edizioni precedenti sono bloccati nei loro paesi. Sono più che soddisfatto anche perché, pochi giorni dopo il lockdown, in un attimo c’è stato il tutto esaurito con le iscrizioni».
È la nona edizione per una manifestazione che ormai è diventata una classica internazionale di Fossa olimpica a livello di un Mondiale, di una finale di Coppa del mondo.
Tre gli eventi più spettacolari, in onda su Rai Sport il 21, il 22 e il 23 luglio: due barrage in notturna, il Trofeo Perazzi e l’All Star a coppie miste oltre, poi, alla luce del giorno, una finale in formula olimpica (a eliminazione progressiva e con un solo colpo in canna) intitolata a Roberto Scalzone pluri-campione di Trap, scomparso lo scorso anno a 57 anni.
In pedana per vincere le due sfide notturne e il trofeo dedicato al compianto atleta azzurro (figlio del campione olimpico 1972 a Monaco, Angelo Peppino Scalzone) ci saranno anche il 22enne “figlio e nipote d’arte” Angelo Scalzone e una star straniera, l’olimpionico spagnolo Alberto Fernández Muñoz, due volte iridato nonché chitarrista del gruppo rock “Los Geiperman”. Il tiratore è arrivato con la campionessa di Trap e Fossa universale, Beatríz Martínez Sordo, sposata pochi mesi fa dopo anni di militanza insieme nella squadra nazionale iberica.
Oltre ai campioni spagnoli gareggeranno alcuni fra i più titolati, giovani e promettenti atleti della squadra nazionale italiana: Daniele Resca, campione italiano 2019 e campione del mondo 2017, Valerio Grazini, campione italiano 2014, medaglia d’argento ai Giochi europei di Minsk 2019, Lorenzo Ferrari, campione italiano Juniores 2019 e medaglia di bronzo mondiale Juniores 2018, Gaia Ragazzini, campionessa italiana Juniores 2019, oro in Coppa del mondo Juniores 2018, Sofia Littamè, campionessa italiana di Double trap 2017 e vice campionessa europea Juniores 2019, Jacopo Cipriani, vice campione italiano 2019 e Teo Petroni campione italiano Juniores 2018.
Al termine della gara che si disputerà sulla distanza di 200 piattelli distribuiti in 4 serie da 25 bersagli al giorno, ci sarà una finalissima tra i sei migliori classificati, per aggiudicarsi un fucile della Armi Perazzi che da il nome alla manifestazione.
«Dopo la gara Beretta, ecco questa della Perazzi, al quale auguro di tutto cuore l’in bocca al lupo», dichiara il presidente della Fitav Luciano Rossi. «Due gare internazionali uno dopo l’altra che quest’anno, in assenza del calendario agonistico Issf, diventano due appuntamenti importanti ed imprescindibili per tenere in forma i campioni delle discipline olimpiche. È un’ulteriore dimostrazione della forza del made in Italy e della leadership anche organizzativa del nostro paese. Il Tiro a Volo rappresenta un’eccellenza che va preservata e garantita».