È giunta repentina la stroncatura ai voli pindarici del leader M5S, Giuseppe Conte, in merito alla natura più “offensiva” che “difensiva” della seconda fornitura di armi dall’Italia all’Ucraina, sulla quale è atteso un nuovo decreto interministeriale e sulla quale si sono concentrate le eccezioni e i distinguo del Movimento da lui guidato.
Dichiarazioni che hanno ricevuto una doppia critica da parte di due distinti generali ex capi di Stato maggiore: dell’aeronautica, Leonardo Tricarico, e della Difesa, Vincenzo Camporini. Quest’ultimo in una video-intervista al Corriere della Sera ha sottolineato la natura ideologica della distinzione tra armi “offensive” e “difensive”, visto che le armi in sé non sono né l’una né l’altra cosa “per natura” e tutto dipende dall’impiego che se ne fa. Tricarico, in una intervista ripresa dall’Huffington post, è più diretto e tranchant, sconsigliando a Giuseppe Conte di avventurarsi in considerazioni di carattere tecnico e ribadendo che la distinzione delle armi in funzione della loro natura “offensiva” o “difensiva” sia tecnicamente impossibile.