Armi e Tiro in fiera lavora anche per la cultura armiera. Oltre alla presentazione del libro “L’Abc delle armi corte” di Paolo N.Sinha, i corsi destinati a operatori e pubblico, nonché il convegno sulla promozione degli sport del tiro
Marco Caimi, Alain Della Savia, Davide Mantovan, Francesco Morelli, Roberto Vezzoli, Francesco Vinelli sono i testimonial della cultura diffusa da Armi e Tiro nel corso di Hit, in collaborazione con Hit. Ma c’è stata anche l’occasione di presentare l’ultima fatica editoriale della casa editrice di Armi e Tiro, Edisport editoriale, “L’Abc delle armi corte” di Paolo N.Sinha. E, poi, il convegno “Promozione sportiva: esperienze e confronto” nel quale i testimonal dello sport sono stati Jessica Rossi, oro a Londra 2012 nel Trap, tre volte campionessa mondiale, Alessia Iezzi, vincitrice della finale di Coppa del mondo 2017 e Roberto Di Donna, medaglia d’oro ad Atlanta 1996 nella P10 e attualmente tecnico Uits.
L’Istat nello studio intitolato “La pratica sportiva in Italia” spiega: “Nel 1959 lo sport era un’attività per pochi (circa 1 milione 230 mila persone), praticata soprattutto da maschi (il 90,8% dei praticanti) e da adulti (solo l’1% aveva meno di 14 anni). La caccia era al primo posto (33%) seguita dal calcio (22,3%)…”. La situazione è oggi cambiata: la caccia (che non è uno sport) conta 600 mila praticanti, mentre gli sportivi italiani sono oltre 20 milioni, 4,5 dei quali tesserati in società sportive. I praticanti dei 4 sport del Tiro, cioè Tiro a segno, Tiro a volo, Tiro dinamico sportivo e le attività riunite sotto l’egida della Federazione del Tiro con armi sportive per caccia, sono circa 105 mila.
Il Comitato olimpico internazionale vuole incrementare gli sport “urbani” per avvicinare più praticanti e rivolgersi maggiormente alle donne e ai Paesi emergenti o meno sviluppati. Il come è un po’ preoccupante perché si riduce il numero degli sport del tiro e si adombra il rischio aria compressa o addirittura laser in sostituzione delle armi da fuoco.
Basti pensare che il Cio ha già aperto ai videogame come futura disciplina olimpica. Una novità contenuta nel comunicato uscito dopo il summit di Losanna. Si tratta dell’inizio di un percorso, con l’obiettivo, magari, di sbarcare a Parigi 2024. Nel testo, il Cio prende atto della crescita esponenziale del movimento dei cosiddetti eSport nelle giovani generazioni ed eleva l’uso del joypad a disciplina agonistica, in quanto “i giocatori si allenano con un’intensità paragonabile a quella degli atleti delle discipline tradizionali”. Naturalmente si dovranno rispettare i valori olimpici, ma… dove andremo a finire?
Gli sport del tiro sono spesso costosi e dall’avvicinamento difficile. Spesso si tramandano “di padre in figlio”. Ma questo, da fattore di forza, può rivelarsi a lungo andare in fattore di rischio per la promozione e la ricerca di futuri tiratori. Se non si attivano pratiche positive.
Che, a sentire Roberto Di Donna, possono comprendere un importante lavoro su tecnici che dovrebbero essere più “animatori” per trattenere i giovani al poligono e farli divertire mentre si allenano in una sorta di gioco-sport.
La Rossi ha raccontato della propria esperienza che l’ha vista impegnata in 5 incontri nelle università d’Italia insieme con Fiocchi munizioni e altri campioni della pedana per avvicinare al Tiro a volo gli universitari, contando anche sulla verve dell’inviato di Striscia la notizia, Valerio Staffelli.
Alessia Iezzi, classe 1996, ha spiegato la nascita della sua passione trasmessa dal padre e sottolineato l’attrattiva del suo sport, se solo spiegato, sulle giovani generazioni.
Roberto Zarrillo ha illustrato la strategia di Beretta per promuovere il Tiro a volo, che passa attraverso il miglioramento dell’immagine del tiro, gli investimenti sul territorio con iniziative concrete, il supporto alle società sportive e il favorire l’accesso allo sport.
Sergio Carella, dirigente Fitav, ha poi raccontato del suo progetto “Linea verde-Tiro a volo nella scuola” che gli ha consentito di presentare il Tiro a volo a diverse centinaia di studenti delle scuole superiori d’Italia.
Felice Buglione, presidente della Federazione italiana discipline armi sportive da caccia, ha sottolineato l’interesse dei giovani verso due discipline recentemente entrate nell’alveo della Fidasc che sono il Paintball e il Field target.
Antonio Perrone ed Eugenio Fasulo, presidente e vice presidente della Federazione italiana Tiro dinamico sportivo, hanno puntato sulla necessità di migliorare l’immagine di una disciplina che è troppo spesso mal considerata, ma che fa della sicurezza e della spettacolarità i suoi vanti principali. Anche in fiera ha accolto numerosi giovani che hanno provato il Tiro dinamico sportivo con le Soft air.