“Con l’approvazione oggi dell’articolo 18 della Legge europea e grazie a un emendamento di Fratelli d’Italia, a mia prima firma, è stata finalmente ratificata, dall’Aula del Senato, l’abolizione dell’illogico divieto di utilizzo civile e sportivo di armi e munizioni calibro 9×19“. Così la dichiarazione di Giovanbattista Fazzolari, senatore e responsabile del programma di Fratelli d’Italia.
“Si mette così fine in Italia a una distorsione del mercato europeo che costringeva i produttori italiani ed esteri a una duplice produzione di pistole semiautomatiche, che ha comportato finora un aggravio di costi soprattutto a discapito degli operatori della sicurezza privata. L’abolizione del divieto di utilizzo del calibro 9×19 ha anche importanti ripercussioni in ambito sportivo: la Federazione italiana Tiro dinamico sportivo, riconosciuta dal Coni e dalla Federazione internazionale Ipsc, e gli Enti di promozione sportiva, potranno finalmente organizzare in Italia competizioni internazionali di tiro, con il venir meno del divieto imposto agli atleti stranieri di introdurre sul suolo italiano la propria attrezzatura per lo svolgimento delle gare. Ora, dopo l’approvazione della Legge europea in Senato prevista per domani, e con il passaggio formale alla Camera che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane, finalmente tale norma sarà legge dello Stato”.
Come è noto, dal 1° luglio 2011 è consentita in Italia la vendita e la detenzione di armi lunghe in calibro 9×19 mm, ma a tutt’oggi permane, anacronisticamente, il divieto di vendita di armi corte, per avere le quali è necessario richiedere ai produttori la realizzazione di una analoga versione nel calibro “gemello” (ma non intercambiabile) 9×21. Un assurdo giuridico che non ha riscontro in altri Paesi d’Europa e, soprattutto, che non ha alcuna contropartita in termini di sicurezza pubblica.