Tredici caserme dismesse dalle forze armate passeranno ai Comuni di Roma, Milano e Torino. Sono stati siglati ieri dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, dall'Agenzia del demanio e dai sindaci Ignazio Marino, Giuliano Pisapia e Piero Fassino tre protocolli di intesa per riqualificare un milione di metri quadrati per lo sviluppo economico e sociale delle città. "Nello Sblocca Italia – ha detto Pinotti – inseriremo delle norme che rendano più semplice e veloce la messa a disposizione degli immobili dismessi dalle forze armate".
Con l'obiettivo di ridurre il debito pubblico, risparmiare in affitti e dare impulso all'occupazione.
A Roma verranno restituiti i 334 mila metri quadri delle caserme "Ulivelli", "Ruffo" e "Donato", dello Stabilimento Trasmissioni, della Direzione Magazzini del Commissariato e del Forte Boccea. Milano avrà a disposizione 503 mila metri quadri, con la riqualificazione di "Piazza d'Armi", caserma "Mameli", magazzini "Baggio". Alla città di Torino saranno assegnati i 74 mila metri quadri delle caserme "C. Di Saluzzo", "La Marmora", "De Sonnaz" e del magazzino "M.ar.di.chi".
I sindaci delle tre grandi città sono soddisfatti. È "una grande opportunità" per le città, afferma il sindaco di Torino e presidente dell'Anci, Fassino. "La visione del governo e degli enti locali va nella stessa direzione: valorizzare i beni esistenti al servizio dei nostri cittadini", aggiunge il primo cittadino della Capitale, Marino.
I tre Comuni avranno tempo un anno, è stato spiegato, per presentare la riprogettazione, che – puntualizza Marino – "avverrà in maniera partecipata con i cittadini". "L'obiettivo – osserva Pisapia, sindaco di Milano – è passare dai fatti alla concretezza in tempi oggettivamente brevi con un'effettiva consegna alle città di questi immobili".
La task force per la valorizzazione e la dismissione degli altri immobili della Difesa sarà operativa anche durante la pausa estiva. È stata firmata anche una lettera di intenti con l'Anci per condividere la stesura, entro il 15 settembre, di una norma di semplificazione in materia urbanistica che faccia perno su concetti di premialità e tempi certi.