Dalla prima discussione in commissione affari costituzionali del Senato del decreto 20 giugno n. 79, che attribuisce al Banco di prova il controllo sulla legittimità della introduzione in commercio di tutti i nuovi modelli di armi, arriva una insidia inaspettata: dal testo della discussione pubblicato sul sito del Senato, infatti, risulta che le senatrici Incostante (Pd) e Adamo (Pd) abbiano proposto l’inserimento nell’ambito del decreto, in sede di conversione in legge, di alcuni dei contenuti dello sciagurato progetto di legge a suo tempo presentato dalla medesima senatrice Adamo. Il ddl n. 1558 del senato, infatti, avrebbe tra i propri contenuti l’obbligo di presentazione di un certificato medico annuale per i detentori di Porto d’armi per caccia e difesa, rilasciato da una commissione composta da tre medici; l’obbligo di detenere le armi sportive presso speciali strutture federali; l’obbligo di stipulare un’assicurazione per la responsabilità civile. La senatrice Adamo ha, in particolare, espresso l’auspicio che venga inserito nella conversione del decreto l’obbligo di istituire una banca dati che raccolga le generalità dei detentori di porto d’armi, ma la senatrice Incostante non è stata, purtroppo, altrettanto "specifica". Occorre esercitare la massima attenzione perché una situazione di potenziale pericolo non si trasformi, per i detentori di armi, in un disastro, tra l’altro perfettamente inutile ai fini della sicurezza pubblica.
Dalla prima discussione in commissione affari costituzionali del Senato del decreto 20 giugno n. 79, che attribuisce al Banco di prova il controllo sulla legittimità della introduzione in commercio di tutti i nuovi modelli di armi, arriva una insidia inaspettata: dal testo della discussione pubblicato sul sito del Senato