La Direction générale de l’armement (Dga) francese rompe gli indugi e alle 20,12 del 23 scorso, pubblica sul sito istituzionale del ministero della Difesa il vincitore del concorso Aif – Arme individuelle future. Per la Heckler & Koch dunque… dalle stalle alle stelle: dopo le polemiche a seguito delle contestazioni dell’esercito tedesco sulla precisione dei G36 (in particolari condizioni ambientali e di utilizzo) e dopo una prima parziale rivincita presso la corte di Coblenza che assolve l’azienda di Oberndorf da qualsiasi sospetto di frode, arriva adesso un sostanzioso e prestigioso contratto.
Questa la dichiarazione della Dga, probabilmente uscita in anticipo rispetto al termine di fine anno espresso nel programma, a causa delle numerose illazioni sul vincitore apparse sui media:
“La Direzione generale degli armamenti (Dga) ha notificato il contratto di realizzazione del programma “Arma individuale futura – Aif” al consorzio di aziende Heckler & Koch Sas France e Heckler & Koch GmbH il 22 settembre 2016. Il programma d’armamento Aif è volto a sostituire il Famas il cui disegno risale agli anni ’70. La richiesta con concorso a livello europeo ha portato alla selezione di cinque candidati valutati dalla Dga, in collaborazione con le forze armate. Il fucile d’assalto prescelto è l’Hk 416F. Questo fucile di calibro 5,56 Nato, ha la capacità di utilizzare granate da fucile e può utilizzare (anche) un lanciagranate da 40mm per aumentarne la potenza di fuoco. Questo contratto contribuisce a rinforzare i solidi legami tra la Germania e la Francia nella Difesa e nei settori dell’industria e degli armamenti in particolare. Permette di soddisfare le necessità delle tre armi come scritto nell’aggiornamento del 2015 sulla legge di programmazione militare 2014-2019, con la consegna di più di 100.000 armi, accessori, munizioni, vari servizi che permetteranno la qualificazione, il supporto iniziale e l’addestramento degli utilizzatori. Le consegne sono previste a partire dal 2017 e saranno spalmate su una decina di anni.”
Nel testo in grassetto le ragioni politiche e “strategiche” anche, che possono aver giocato in qualche modo a favore della Heckler & Koch: l’asse Parigi-Berlino si è dimostrato più volte vincente in politica e di questi tempi, molti in Francia auspicano un rafforzamento di questa intesa. Detto questo, l’arma della Heckler & Koch ha sicuramente dimostrato nei test le sue reali capacità.
Il contratto può prevedere anche più di 100.000 armi. Aldilà dei risultati dei test appare chiaro che l’Hk 416, probabilmente, con la sua piattaforma interamente metallica e privo di calcio ribaltabile (ma estensibile) può aver maggiormente convinto circa la robustezza: molti altri competitor invece, avevano piattaforme all polymer o di costruzione mista, inoltre, come già detto, alcuni Forze speciali francesi hanno da tempo in servizio sia gli Hk 416 sia gli Hk 417 (calibro 7,62×51 nella foto, in mano al soldato in primo piano) e certamente, hanno avuto modo di testimoniare circa il comportamento “operativo” di queste armi.
Interessante notare che, loro malgrado, i francesi, tra i primi (e pochi) ad apprezzare la formula bullpup, ritornano a una configurazione tradizionale. Eppure, una piattaforma bullpup “sponsorizzata” oltretutto dalla multinazionale a guida francese Thales, c’era: l’F90 derivato dallo Steyr Aug. Una svolta, dunque. (Claudio Bigatti)