L’Us Army ha formalizzato con una Rfp (request for proposal, cioè avviso di manifestazione di interesse) ufficiale, l’intenzione di sostituire le proprie Beretta M9 calibro 9×19 con il sistema “modulare” Xm-17 Mhs (Modular handgun system). Nelle intenzioni, le nuove pistole, dovranno essere distribuite alle forze in quantità significative già nel 2018 e, si parla di almeno 300.000 armi più eventualmente, altre 212.000 per le altre forze armate interessate alla nuova Mhs.
Il programma, però, deve procedere adesso a tappe forzate, con il bando di concorso definitivo atteso nei primi mesi del 2016: le selezioni della armi presentate avverranno invece nel 2017. Il parametro rimane la Beretta M9: i concorrenti, cioè, dovranno poter offrire rispetto alla passata ordinanza, maggiore precisione, maggiore velocità di acquisizione del bersaglio e disegno più ergonomico; altrettanto importanti ai fini valutativi saranno l’affidabilità, la durata e la facilità di manutenzione.
In questo mese, si dovrà tenere un quarto (e si spera ultimo…) “Industry day” presso l’arsenale di Picatinny, aperto alle aziende intenzionate a concorrere al programma Xm17-Mhs: a partire dal 2013 sono stati tenuti altri tre eventi simili per ricevere i feedback delle aziende, riguardo ai desideri dell’esercito americano.
Tra le richieste dell’Us Army, anche una versione compatta (inizialmente circa 7.000 unità in più, per i piloti e conducenti di mezzi), comandi ambidestri, canna predisposta per l’impiego di moderatori di suono, fusto predisposto per l’installazione di moduli tattici e, un calibro più potente dell’attuale 9×19. E si aprono le scommesse… (Claudio Bigatti)