Sono stati quasi 40 mila i visitatori, segno che la passione per la caccia, il tiro, l’outdoor e la pesca è sempre forte. Non solo tanti visitatori, l’organizzazione si onora di aver raccolto il meglio del Paese e di altri Paesi perché a Eos sono arrivati a 40 i Paesi rappresentati, per un totale di 676 aziende. Gli espositori diretti del settore caccia e tiro sono stati 295, il 19% in più rispetto alla passata edizione, mentre sono cresciuti del 34% i marchi rappresentati. I produttori di armi, che rappresentano un’eccellenza tutta italiana, con i distributori, sono 48, sei in più rispetto al 2023.
“L’organizzazione”, si legge nel comunicato ufficiale, “tiene a ringraziare quanti hanno voluto essere presenti per celebrare l‘evento che li rappresenta e rappresenta un mercato che, nonostante la congiuntura economica e politica, si conferma dinamico e attento al futuro”. «Dobbiamo essere consapevoli che il nostro mondo sta intercettando la grande ondata del dopo Covid», conferma Daniele Piva, direttore commerciale di Beretta. «La voglia di natura, di salute, del buon cibo ha portato tantissimi appassionati anche qui in fiera e le nostre attività ne devono trarre giovamento. Dobbiamo essere bravi a intercettare queste pulsioni facendo ricorso a mezzi nuovi e più vicini ai giovani, come il digitale. Noi ci siamo avvicinati al tema delle nuove tecnologie con il gioco interattivo Hunting Clash che raccoglie nel mondo 4 milioni di utenti e con la realtà aumentata che serve per migliorare le performance di tiro. È una strada che promette bene per il futuro…».
E chi l’ha detto che i cacciatori devono estinguersi come i dinosauri? «Sono davvero molto contenta perché qui in Eos ho lavorato tanto e il 60% di quanti ho incontrato è under30», rileva Federica Gozza, responsabile marketing di Baschieri & Pellagri. «E sono ancora più contenta perché ho incontrato anche tante donne. I materiali alternativi al piombo dei pallini delle cartucce rappresentano l’argomento di maggiore interesse».
Anche la caccia con la carabina rappresenta argomento di sicuro interesse. «Vedo che gli attori di questo particolare mercato continuano ad aumentare e questo è sicuro indice di un mercato dinamico. Tra l’altro in Italia aumentano le zone per la caccia di selezione», spiega Emanuele Sabatti, titolare dell’omonima e storica azienda che ha raggiunto i 350 anni di vita. «Dopo un naturale ricambio delle armi più datate, il mercato si stabilizzerà. Qui ho visto molti più giovani rispetto all’anno scorso e questo fa ben sperare. Eos è ben organizzata e ho notato un afflusso di visitatori più costante per tutti i giorni di esposizione».
Sull’aumentata presenza di giovani in fiera concorda anche Mauro Perazzi, titolare dell’omonima azienda che produce sovrapposti per le discipline del Tiro a volo, che conquistano medaglie olimpiche: «Tanti giovani e tante donne apprezzano il nostro made in Italy che vince. Noi abbiamo presentato il fucile dedicato all’Olimpiade 2024». Pierangelo Pedersoli, titolare dell’omonima azienda e presidente di Consorzio armaioli italiani, partner dell’organizzazione di Eos: «La fiera è cresciuta bene: merito del lavoro svolto dall’amministratore delegato Patrizio Carotta. Dispiace per le contestazioni del primo giorno. Cosa c’entriamo noi che produciamo repliche ad avancarica della guerra di secessione americana con la Palestina?».
Oltre alle avancarica, anche le repliche dei revolver western rappresentano un’eccellenza tutta italiana che il mondo invidia. «Il molto interesse e la curiosità mi hanno stupito. Bella fiera, bel pubblico», sostiene Alessandro Pietta di Fap- Fratelli Pietta.
L’abbigliamento tecnico per caccia riscuote l’apprezzamento di giovani e donne. Giorgio Zotta, titolare di Zotta Forest: «Il pubblico di Eos è sempre meglio: ho visto tanti giovani e donne, forse anche perché noi abbiamo linee dedicate a loro. La fiera ha fatto uno step in più sulla strada che è quella giusta: cresce la qualità in tutti gli aspetti e anche i negozianti sono stati numerosi».
Eos Show torna a Veronafiere dal 15 al 17 febbraio 2025.