Il presidente della Federazione europea delle associazioni venatorie (Face), Torbjorn Larsson, chiede urgentemente risposte sulle pressioni che sarebbero state avanzate nei confronti del comitato Reach per approvare le restrizioni sull’uso del piombo nelle aree umide
Il presidente della Face (la Federazione europea delle associazioni venatorie), Torbjorn Larsson, ha diffuso un proprio comunicato nel quale stigmatizza le pressioni politiche che sarebbero state esercitate dalla Commissione Ue per forzare la mano al Comitato Reach in merito alle restrizioni sull’uso del piombo nelle aree umide. “Politici nazionali ed europei stanno esprimendo il loro dissenso in merito al comportamento della Commissione europea per quanto riguarda la proposta di restrizioni sull’impiego del piombo nelle aree umide, allo studio del comitato Reach. È acclarato che il comitato per la protezione della natura nell’ambito della commissione ambiente ha infranto ogni regola incoraggiando pressioni nei confronti dei rappresentanti degli Stati membri in una commissione di esperti, per forzare una opinione compiacente su una proposta legislativa (messa al bando del piombo nelle aree umide) che è di competenza esclusiva di un comitato ufficiale (Reach). Ho chiesto un incontro urgente ai membri della commissione per l’ambiente, gli ocenani e la pesca e della commissione per il mercato interno. L’Unione europea si fonda su rigorosi principi di democrazia, trasparenza e sul rispetto delle leggi. Non c’è spazio per errori procedurali su normative che avranno effetto su milioni di cittadini e l’Europa necessita di una risposta tempestiva e chiara in merito a questa vicenda. La Face lavora a stretto contatto con il comitato per la protezione della natura, che è responsabile per l’implementazione delle direttive europee in materia di natura”.