Sulle dichiarazioni rese dal presidente del Tsn di Roma, Carlo Mantegazza, per il momento l’unico a esprimere un commento scritto è stato l’ex vicepresidente vicario dell’Uits, Attilio Fanini
Sulle dichiarazioni rese dal presidente del Tsn di Roma, Carlo Mantegazza, per il momento l’unico a esprimere un commento per iscritto è stato l’ex vicepresidente vicario dell’Uits, Attilio Fanini, che ha inviato una lettera ai presidenti di sezione e al commissario Uits, Francesco Soro, esprimendo a titolo (ovviamente) personale il proprio dissenso.
“Non posso restare impassibile”, si legge nella missiva, “di fronte al rilascio di inopportune quanto sprovvedute dichiarazioni come quelle rilasciate dal presidente di Roma. Non riesco a capacitarmi sul cosa e sul perché, anche se viene tentato di farlo apparire come un profondo attaccamento alle mansioni istituzionali a cui è chiamato a svolgere, il Presidente si sia spinto oltre i confini di apparteneza, molto oltre, tanto oltre che neppure si è accorto di mettere in profonda discussione il suo stesso operato oltre a quello dei 268 colleghi presidenti e del sistema Tsn in toto. Già tutto è estremamente precario, già abbiamo ereditato tare che non ci lasciano che sperare, e per fortuna abbiamo avuto almeno la nomina di un Commissario che è ben inserito nei meandri politici dove si manovrano i famigerati bottoni, e che speriamo ci tiri fuori da alcuni empasse assai dolorosi come le agibilità. Le dichiarazioni fatte non buttano certo acqua, direi benzina su benzina e tutta su un ampio fuoco che trova in essa una gratuita e sprovveduta alimentazione. Frasi come siamo già il Texas sono molto pesanti, sappiamo che non è così, si lotta per una legittima difesa e un addetto al rilascio di certificazioni di idoneità afferma che siamo il Texas denigrando l'operato Uits/Tsn al completo definendo troppo facili i percorsi”.