Verrebbe da dire "finalmente". Finalmente un quotidiano (l'edizione on-line del Giornale) si "accorge" dell'assurdità: molti prefetti rifiutano di concedere il porto di pistola per difesa personale a poliziotti e carabinieri, in modo che possano portare fuori servizio un'arma per difesa più pratica e occultabile di quella d'ordinanza (Beretta 92 Fs). L'assurdo è, tra l'altro, che quella d'ordinanza sono legittimati a portarla fuori servizio, senza necessità di licenze ulteriori!
"Da notare che il porto d'armi è stato revocato anche a coloro che lo possedevano da vent'anni", si legge nell'articolo: già, peccato che oltre che nei confronti di poliziotti e carabinieri, la stessa procedura sia ormai sistematicamente adottata anche per i privati cittadini a rischio, come gioiellieri, medici, farmacisti eccetera, senza che nessuno dica nulla. Persone sottoposte a elevato rischio personale di aggressione, che per vent'anni sono state pacificamente meritevoli di tutela e che poi, solo per il fatto che si insedia un nuovo prefetto, che deve "dare l'esempio", vengono private di ogni protezione dall'oggi al domani.
Vabbé, dai, almeno un primo passo verso la comprensione del problema è compiuto…