Un’altra puntata del weekend con i “tormentoni” più ricorrenti tra il popolo degli appassionati. Questa volta ci occupiamo dell’annoso tema della fotocopia del porto d’armi. In altre parole, un numero sorprendente di appassionati, ciclicamente, si chiede sui social e ci chiede, in redazione, se al posto dell’originale del porto d’armi sia possibile portare con sé, anche solo per andare al poligono con le proprie armi (e non per acquistare armi o munizioni), una fotocopia. Magari perché l’originale, ancora in corso di validità, è stato consegnato ai carabinieri o al commissariato per avviare le pratiche di rinnovo.
Occorre a tal proposito essere molto chiari: la fotocopia del porto d’armi, ancorché autenticata (quindi “certificata” conforme all’originale da un pubblico ufficiale), non ha in concreto alcun valore di attestazione circa il possesso del “vero” porto d’armi. Questo perché, ovviamente, rispetto a quando è stata fatta la fotocopia l’originale potrebbe anche essere stato, nel frattempo, ritirato dall’autorità. Occorre anche ricordare che una specifica circolare ministeriale conferma che l’autorità di pubblica sicurezza, per avviare la pratica di rinnovo del porto d’armi, non può chiedere la consegna del porto d’armi vecchio, se ancora in corso di validità. All’autorità di ps, il porto d’armi vecchio sarà consegnato in occasione del ritiro del nuovo, non prima. Per la procedura burocratica, all’autorità di ps si consegna una fotocopia del vecchio porto d’armi, non l’originale.
Poiché la fotocopia (autenticata o meno) non ha alcun valore, nessuna armeria venderà armi o munizioni a un soggetto che si presenti con la fotocopia del porto d’armi, e allo stesso modo nella cessione tra privati, nessun cedente dovrà cedere l’arma all’acquirente se non viene esibito il porto d’armi in originale, con gli eventuali versamenti della tassa di concessione governativa in corso di validità (anch’essi in originale).
Per chi vada al poligono con le proprie armi, accompagnato dalla sola fotocopia del porto d’armi, non si profilano apparentemente in realtà reati (perché al soggetto in realtà il porto d’armi è stato effettivamente rilasciato), ma una condotta simile può portare a situazioni incresciose, e relative perdite di tempo, nel caso di un controllo “in itinere” da parte dell’autorità di pubblica sicurezza. Quindi è una prassi da sconsigliare assolutamente.