Alcune associazioni inglesi per la tutela dei diritti dell’infanzia stanno premendo perché venga approvata una legge che imponga limiti più severi all’acquisto di beni e servizi via Web. In particolare, si critica il fatto che in Gran Bretagna non esiste un serio controllo sull’età degli acquirenti per beni che prevedono un limite minimo di età, come coltelli, materiale pornografico, alcol e videogiochi violenti. La Camera dei Lord proprio in questi giorni dovrà pr…
Alcune associazioni inglesi per la tutela dei diritti dell’infanzia stanno
premendo perché venga approvata una legge che imponga limiti più severi
all’acquisto di beni e servizi via Web. In particolare, si critica il fatto che
in Gran Bretagna non esiste un serio controllo sull’età degli acquirenti per
beni che prevedono un limite minimo di età, come coltelli, materiale
pornografico, alcol e videogiochi violenti. La Camera dei Lord proprio in
questi giorni dovrà pronunciarsi su una proposta di legge, che prevede
l’applicazione della tecnologia per la verifica incrociata dei dati anagrafici
ai siti che vendono prodotti inseriti in una lista di 20 beni pericolosi, così
come è già previsto per i siti di scommesse. Anche per quanto riguarda il
contrasto alla criminalità, la soluzione inglese coinvolge la Rete: la polizia
britannica ha infatti intenzione di mettere on-line, quartiere per quartiere,
le mappe dei delitti compiuti, lo stato delle indagini, eventuali arresti e
condanne. Per chi commetterà un reato, la privacy sarà quindi grandemente
attenuata, per non dire abolita. E il cittadino-vittima potrà trovare tutti i
dati on-line, suddivisi zona per zona, di chi i crimini li ha commessi. Al
vaglio del ministero anche una seconda proposta, che prevede un coinvolgimento
della cittadinanza nella scelta delle pene da comminare a chi commette piccoli
reati, come disturbo della quiete pubblica o l’imbrattamento di edifici.