Si chiama #SAFEBUSINESS il progetto di Italian exhibition group, che organizza anche Hit show, in programma a Vicenza dal 13 al 15 febbraio 2021. Al via lo screening sierologico su tutti i dipendenti del gruppo
L’emergenza Coronavirus ha cancellato tanti eventi fieristici in tutto il mondo, tra i quali anche Iwa di Norimberga, prima rinviata a settembre, poi definitivamente annullata in vista dell’edizione 2021. E proprio all’anno prossimo guarda già il gruppo Ieg (Italian exhibition group), che raggruppa i quartieri fieristici di Rimini e di Vicenza: proprio nella città veneta è già stata calendarizzata la nuova edizione della fiera dedicata alla caccia, al tiro sportivo e all’outdoor (dal 13 al 15 febbraio 2021), evento che pochi giorni prima del lockdown è riuscito a celebrare regolarmente anche l’edizione 2020. Il gruppo Ieg ha però elaborato e varato un programma per organizzare fiere e per partecipare a fiere in sicurezza. Si chiama #SAFEBUSINESS ed è un piano sviluppato da specialisti nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari, tutelando la salute di aziende e visitatori.
Ieg ha progettato questo piano grazie a un tavolo di lavoro con le sue società di allestimenti e di ristorazione, con tecnici e operatori internazionali. Il progetto (iegexpo.it/it/safebusiness) si concentra su ogni fase dell’esperienza fieristica o congressuale: “Abbiamo lavorato a questo piano”, ha spiegato il ceo di Ieg, Corrado Peraboni, “con la volontà di dare una risposta completa e affidabile ai clienti e al pubblico che ci chiedono di poter contare su fiere e congressi per ripartire. Lo abbiamo fatto in linea con le regole sanitarie contro il Covid-19 e i documenti stilati da Aefi, Federcongressi, Ufi ed Emeca”.
Sono oltre cinquanta le indicazioni tracciate nel progetto a valle di un rigoroso protocollo normativo e organizzativo. Tra le altre: navette sanificate tra aeroporto, hotel e fiera, munite di disinfettanti, con obbligo di mascherine a bordo e numero di viaggiatori programmato; convenzioni con società di bike sharing e monopattini, in accordo con alberghi e territorio; biglietterie e pagamenti solo on-line; ingressi programmati in base alla capacità dei padiglioni e orari prolungati di apertura delle fiere; desk distribuzione mascherine (obbligatorio indossarle e per i diversamente abili, ausili specifici, come le mascherine trasparenti per lo staff di Ieg per facilitare la relazione con i non udenti); ingressi multipli; corridoi di sicurezza e segnaletica di distanziamento; titoli d’accesso dematerializzati; controlli sul pubblico con termoscanner e percorso di sanificazione; guardaroba con ciclo automatico e coperture monouso.
L’intera filiera degli allestimenti progettata e gestita in sicurezza, i flussi dei visitatori monitorati con rilevamento digitale centralizzato e il presidio in loco di steward teleguidati. Sanificazione a ciclo continuo per tutte le aree, sale e servizi, igienizzazione per i filtri dei canali di condizionamento dell’aria. Per la ristorazione, sono previsti il controllo della temperatura degli addetti, guanti, mascherine, camici usa e getta, pagamenti con app saltafila, lunch box e coffee box monoporzione, delivery negli stand con processo codificato. Istituito anche un
rigido protocollo di crisis management
che definisce il comportamento in loco in presenza di casi sospetti. Dipendenti Ieg e personale di manifestazione saranno formati per garantirsi e garantire lo svolgimento delle mansioni in sicurezza. Sul tema dei dipendenti, il presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, ha annunciato che
la società ha deciso lo screening sierologico di massa, su base volontaria
: “Lo adottiamo a tutela dei nostri collaboratori, dei dipendenti delle società controllate e di tutto il nostro sistema relazionale. Operando su diverse regioni, lo faremo secondo i protocolli emanati ed emanandi ed è già stata presentata idonea istanza alla regione Emilia Romagna”.