Il Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia (Bs) ha diffuso i dati relativi alla produzione armiera da gennaio a giugno 2013. Ebbene, se il 2012 era già stato considerato eccezionalmente positivo, il 2013 sembra sulla strada buona per essere ricordato come un anno da record. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, infatti, il numero complessivo di armi bancate è passato da 404.942 a 487.830, con una proiezione di crescita su base annua del 20,47 per cento. La crescita più elevata in percentuale è rappresentata dalle armi a salve, con un incremento del 51,65 per cento (e un picco del 90,46 per cento nel mese di giugno). Unica nota in controtendenza, quella relativa alla bancatura di “parti sciolte”, in flessione del 26,33 per cento. Secondo quanto dichiarato dal presidente del Banco di prova, Aldo Rebecchi, le motivazioni di questo exploit sono da ricercare nel fatto che “gli Stati Uniti, dopo aver svuotato i magazzini, ora li stanno ricostituendo”. Indicazione non da poco, visto che la produzione italiana è destinata all’esportazione mediamente per il 95 per cento. Un altro importante elemento che ha consentito al Banco di prova di tenere elevati ritmi lavorativi è che si è riusciti “a rinnovare il contratto aziendale senza nemmeno un’ora di sciopero. Non avere rimostranze sociali era fondamentale per rispettare le tempistiche”. “Credo”, ha concluso Rebecchi, “che il 2013 si chiuderà confermando questi standard eccezionali, allo stesso tempo sono convinto che nel 2014 la situazione dovrebbe tornare alla normalità, con numeri sicuramente meno esplosivi di quelli visti finora”.
Il Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia (Bs) ha diffuso i dati relativi alla produzione armiera da gennaio a giugno 2013. Ebbene, se il 2012 era già stato considerato eccezionalmente positivo, il 2013 sembra sulla strada buona per essere ricordato come un anno da record