Il sindacato di polizia ha diffuso un comunicato nel quale suggerisce il pensionamento della Beretta 92 per gli operatori, a favore della Px4: “i tempi sono maturi”
L’appetito vien mangiando, dice il vecchio adagio. E visto che si sta pensando alla sostituzione delle pistole mitragliatrici Pm12 per la polizia, perché non pensare anche alla sostituzione della pistola d’ordinanza con un prodotto più moderno? È quanto chiede la Confederazione sindacale autonoma di polizia (Consap) ai vertici della pubblica sicurezza, argomentando nel dettaglio: “La Beretta 92 Fs che negli anni ha svolto autorevolmente il suo lavoro, oggi deve fare i conti con l’evoluzione tecnologica, che la rendono ancora un’ottima arma per scenari tattici particolari assimilabili a condizioni belliche, ma problematica per un uso quotidiano e ripetuto in teatri urbani”, scrive il Consap, e il segretario generale nazionale Cesario Bortone precisa: “Guardando, preferibilmente, al mercato italiano, oggi si potrebbe ottenere, per esempio, una eguale efficienza balistica con pistole più leggere, con impugnatura ergonomica ed adattabile, più sicure anche in caso di urto accidentale, nonché meglio occultabili per il personale in abiti civili, caratteristica questa che potrebbe agevolarne la portabilità per colleghe e colleghi anche liberi dal servizio; in questo senso ha ricevuto forti apprezzamenti il modello Beretta Px 4 storm full size già in uso al personale dei Nocs e della Dcpp“.
Oltre ai reparti citati da Bortone, è il caso di ricordare che tra i nuovi assegnatari della Px4, proprio in sostituzione delle Beretta 92 e anche delle Beretta 84, c’è attualmente la guardia di finanza. L’arma, è vero, utilizza un differente sistema di chiusura rispetto alla 92 (ma dal punto di vista pratico dell’utilizzatore si tratta di un aspetto ben poco rilevante), in compenso prevede concettualmente i medesimi comandi e lo stesso identico sistema di funzionamento, con cane esterno, scatto in Singola e Doppia azione con abbatticane sul carrello che funge anche da sicura manuale, rispetto alla 92, con evidenti vantaggi in termini di addestramento degli operatori. “La pistola per un poliziotto”, prosegue Bortone, “è una sorta di collega di lavoro al quale si affida la tutela della propria vita, ed è necessario che essa sia quanto più possibile sicura e pronta all’uso oltre che maneggevole, in questo senso è giunto il momento che la 92 Fs venga pensionata con merito per fare spazio ad armi di nuova generazione”.
Vero è, d’altro canto, che in questo momento il programma di una sostituzione complessiva dell’arma individuale d’ordinanza per tutti gli operatori di polizia potrebbe scontrarsi con i limiti di bilancio o potrebbe, d’altro canto, andare a detrimento della disponibilità di fondi per l’acquisto di strumenti di moderna generazione come Taser, spray antiaggressione, body cam e altri apparecchi tecnologici che potrebbero anch’essi rappresentare una necessaria evoluzione tecnologica per le pattuglie sul territorio.