Prosegue l’iter di riordino del Banco nazionale di prova: il Consiglio di Stato ha emanato un proprio parere, su richiesta del ministero per lo sviluppo economico, precisando che…
Il 21 maggio scorso la sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato si è riunita, per fornire un parere circa la bozza di Decreto del presidente della Repubblica relativa alla ormai annosa questione del riordino del Banco nazionale di prova. Il Consiglio di Stato si è limitato a fornire alcune precisazioni e indicazioni su specifici punti della bozza, confermando nella sostanza la sua architettura generale, specialmente per quanto riguarda l’aspetto più importante, cioè la disciplina nella gestione dei rapporti giuridici, che sarà di diritto privato. In altre parole, il Banco nazionale di prova sarà comunque un ente pubblico sottoposto alla vigilanza da parte dei ministeri dello sviluppo economico, della Difesa e dell’Interno, ma potrà utilizzare per la propria gestione ordinaria gli strumenti tipici delle aziende private, snellendo in questo modo tutte le procedure e consentendo di rispondere in tempi rapidi al mutare dei quadri di riferimento del mercato armiero.
Tra le indicazioni fornite dal Consiglio di Stato, quella di includere nei membri del consiglio di amministrazione un rappresentante del ministero della Difesa: nella bozza del Dpr era già prevista questa figura, prevedendo però che due membri del consiglio fossero scelti tra un rappresentante del ministero della Difesa, della Camera di commercio di Brescia e dei Comuni di Brescia e di Gardone Val Trompia. Secondo la formulazione suggerita dal Consiglio di Stato, un membro dovrebbe invece essere scelto dal ministero della Difesa e l’altro tra i rappresentanti della Camera di commercio di Brescia e dei Comuni di Brescia e di Gardone Val Trompia.
Il testo integrale del parere lo trovate QUI.