Ferragosto di lavoro per 20.000 soldati. L’Esercito italiano impegnato in operazioni in Patria e all’estero
L’esercito, con circa 20.000 soldati, è stato impegnato a Ferragosto in numerose attività operative, in Italia e all’estero.
Quasi 3.300 soldati sono impegnati all’estero, in 16 Paesi, in missioni sotto egida Onu, Ue e Nato, in attività di assistenza alle Forze armate e di sicurezza locali volte alla stabilizzazione di aree di crisi internazionali e che contribuiscono in modo sostanziale alla difesa collettiva e alla sicurezza della Patria.
Circa 7.000 militari presidiano il territorio in 53 province distribuite su tutto il territorio nazionale, in concorso alle forze dell’ordine, nell’ambito dell’operazione Strade sicure, contribuendo direttamente alla sicurezza della popolazione. A oggi, il costante impegno dei soldati dell’esercito ha consentito l’arresto di oltre 16.000 persone di cui 260 dall’inizio dell’anno, ne hanno controllato e identificato quasi 3.500.000, circa 120.000 solo quest’anno, e sequestrato quasi 2,4 tonnellate di sostanze stupefacenti. Peraltro, già dallo scorso anno, è stata riconfigurata la modalità di svolgimento dei servizi di vigilanza da statici a maggiormente dinamici, valorizzando le peculiarità del personale e assicurando risultati ancor più evidenti nella deterrenza, prevenzione e controllo delle città.
Agli oltre 10.000 soldati impegnati nelle operazioni in corso, si aggiungono altri 10.000 che si trovano in stato di prontezza per esigenze nazionali e di coalizioni internazionali, per un totale di circa 20.000 militari.
Tra questi, particolarmente attivi nel periodo estivo sono gli assetti dell’aviazione dell’esercito che, in concorso alla Protezione civile, sono impegnati nella campagna antincendio boschiva e gli assetti Counter-Uav per la difesa anti-drone durante grandi eventi, già impiegati in varie occasioni come ad esempio la visita del Santo padre a Camerino, quella del presidente della Federazione russa a Roma o la cerimonia di chiusura delle Universiadi a Napoli.
Il livello addestrativo del personale delle unità in prontezza operativa e dei Reparti ad alta connotazione specialistica è costantemente sollecitato e migliorato con numerose esercitazioni nazionali e internazionali con i Paesi alleati e amici in scenari sempre più realistici, e in taluni casi implementato grazie all’impiego di sistemi di simulazione a vantaggio dell’addestramento nonché della tutela dell’ambiente e della sicurezza del personale.
Il capo di Stato maggiore dell’esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, nel rivolgersi ai soldati, alle loro famiglie e in particolare ai colleghi in servizio “a quanti tra voi trascorreranno questi giorni fuori dai confini, sulle nostre strade, nelle nostre caserme, lontano dagli affetti familiari, giunga, mio tramite, la riconoscenza dell’intera forza armata. Noi, l’Esercito, c’eravamo, ci siamo e ci saremo sempre, ancor di più, per la gente e tra la gente, insieme alle altre Istituzioni per la difesa, la sicurezza, il bene e il progresso dell’Italia”.