Il governo della Repubblica ceca appoggerà ufficialmente la proposta del senato di inserire nella costituzione il diritto di autodifesa con armi da fuoco
Il governo della Repubblica ceca ha espresso ufficialmente il proprio supporto alla proposta avanzata dal Senato per inserire nella Costituzione dello Stato il diritto all’autodifesa con armi da fuoco insieme agli altri diritti fondamentali dell’individuo. Lo ha affermato il ministro della Giustizia Marie Benesova. La proposta del Senato prevede che in Costituzione sia inserito il diritto all’autodifesa con armi da fuoco “nelle circostanze stabilite dalla legge”.
Come è noto, questa iniziativa non è nuova sul suolo della Repubblica ceca, già nel 2017 c’era stato un voto favorevole da parte della camera bassa per una analoga iniziativa. La nuova iniziativa legislativa avanzata dal Senato giunge dopo la bocciatura da parte della corte di giustizia europea rispetto al ricorso presentato dal Paese contro la direttiva 2017/853, che in questi mesi è all’esame delle commissioni parlamentari nazionali per il recepimento, e si propone di fungere per l’appunto da baluardo nei confronti di ulteriori iniziative “disarmiste” di matrice europea. Secondo alcuni analisti, tuttavia, la proposta di riforma costituzionale (che necessiterà del voto favorevole di almeno tre quinti di ciascuna camera) per come è posta non aggiunge nulla rispetto alle attuali garanzie legislative per i cittadini e, al contrario, potrebbe ingenerare la falsa aspettativa da parte dei cittadini che ciò rappresenti un ampliamento dei presupposti nei quali sia possibile invocare la legittima difesa.
Al di là di questi elementi, resta il fatto che potrebbero mancare comunque i tempi tecnici perché la camera bassa approvi il provvedimento entro la fine del mandato.
La Repubblica ceca è al nono posto nella classifica del Global peace index sui Paesi più pacifici del mondo, con un ulteriore miglioramento di una posizione rispetto al già più che rispettabile risultato del 2019, che lo vedeva al decimo posto.