Colpo di scena nel processo di appello per Walter Onichini, il macellaio della provincia di Padova che nel 2013 sparò, ferendolo, al ladro che si era introdotto in casa sua, trasportandolo poi in auto lontano da casa per abbandonarlo in un campo
Colpo di scena nel processo di appello per Walter Onichini (a destra nella foto, con il suo legale Ernesto De Toni), il macellaio della provincia di Padova che nel 2013 sparò, ferendolo, al ladro che si era introdotto in casa sua, trasportandolo poi in auto lontano da casa per abbandonarlo in un campo.
In primo grado, Onichini è stato condannato a 4 anni e 11 mesi, ma nel processo di appello le cose potrebbero anche andare diversamente: la procura generale (cioè “l’accusa”), infatti, ha chiesto che il reato di tentato omicidio originariamente contestato sia riqualificato in lesioni colpose per aver agito in eccesso colposo di legittima difesa putativa. Per il reato di sequestro di persona, contestato per aver trasportato il ladro in macchina e averlo scaricato in un campo, la procura chiede invece direttamente l’assoluzione, argomentando che la testimonianza del ladro medesimo, l’albanese Elson Ndreca, non sia credibile.
“Sono molto soddisfatto di questa richiesta fatta dalla procura generale”, ha commentato il legale di Onichini, “siamo arrivati in Corte d’Appello con una sentenza di condanna per tentato omicidio e torniamo a casa con una richiesta di assoluzione, ora attendiamo la sentenza”.