Tra i soggetti coinvolti negli Stati generali di villa Pamphilj, le associazioni animaliste propongono di rilanciare il Paese attraverso abolizione della caccia e veganesimo. La replica di Federcaccia
Federcaccia replica alle proposte animaliste di “rilancio” del Paese attraverso abolizione della caccia e veganesimo: “Sembrerebbe essere una proposta che riscuote l’interesse del Governo, o almeno sicuramente quella parte di esso che non si preoccupa nemmeno di nascondere le proprie simpatie abolizioniste e animaliste malgrado il ruolo Istituzionale che riveste e che non c’è alcun dubbio sia dietro la presenza a Villa Pamphilj delle associazioni ambientaliste e animaliste. Se dalle prime sono venute proposte certamente bisognose di confronto, ma di interesse generale su argomenti importanti come la sostenibilità ambientale dei processi produttivi, la decarbonizzazione e la valorizzazione delle risorse naturali, ben diversa – ma certo non inaspettata – la consueta proposta (?) animalista per il rilancio dell’Italia, che in buona sostanza si basa su due punti: stop alla caccia e al consumo di carne. L’assoluto vuoto di idee e di senso della realtà, che stride ancor di più in questo particolare momento della vita del Paese, con le difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti, rende veramente difficile commentare queste sterili posizioni ideologiche. Agli Stati generali, il presidente del consiglio Conte avrebbe sicuramente fatto meglio a invitare le associazioni che rappresentano i cittadini che concorrono all’economia italiana creando mezzo punto percentuale di Pil e che l’ambiente – indiscutibile valore del Paese da tutti i punti di vista – lo vivono, lo conoscono e concorrono a gestirlo. Che è cosa ben diversa da guardarlo in cartolina”.
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