Equilibrio perfetto

Con la canna di 3 pollici il revolver Kimber è più preciso e controllabile, senza perdere in “portabilità”: 6 colpi in .357 magnum, nuova finitura opaca, nuova impugnatura in noce, aggiornate anche le mire con 3-dot system
Il K6s, primo revolver prodotto dalla statunitense Kimber, è stato commercializzato in varie versioni ma sempre con canna lunga 2 pollici. L’oggetto della nostra prova differisce sia per la canna lunga 3 pollici (76 mm), sia per altri elementi rispetto al K6s “prima maniera” (Armi e Tiro, giugno 2017). Alludo alla finitura spazzolata invece che lucida, alla conformazione delle mire e alle guancette, che ora sono lisce in noce. Maneggiando il 3”, l’incremento ponderale di circa 100 grammi, la canna più lunga e la conformazione lievemente bombata dell’impugnatura determinano una sensazione di piacevole consistenza senza intaccare in modo poco accettabile la compattezza. La finitura spazzolata non è sgargiante come quella lucida ma proprio per questo motivo è da preferire nel porto occulto. In ogni caso, al tatto le superfici dell’arma paiono perfettamente levigate. La linea di mira si allunga di 12 mm rispetto al 2 pollici e, cosa ancora più importante, il K6s dispone di tacca e mirino con three dot system, cioè con punti bianchi che migliorano l’acquisizione rapida. Come già per il 2”, la smussatura di tutti gli spigoli agevola il porto e il maneggio. Il K6s 3” ha telaio chiuso, tamburo a 6 colpi basculante sul lato sinistro, scatto in sola Doppia azione, cane interno e percussore flottante. La canna, il telaio e il tamburo sono d’acciaio inox, per elevare la resistenza all’ossidazione. Il cane interno e lo scatto Dao che ne deriva sono una scelta strategica: l’assenza della cresta del cane elimina il rischio di impigliamenti nell’estrazione rapida e la sagoma del dorso del telaio è ottimizzata per la difesa personale. Inoltre, l’impossibilità di sparare in Singola azione evita che si finisca per allenarsi con tale modalità di scatto, non realisticamente ipotizzabile nell’uso pratico. Senza contare che la Doppia azione Kimber è straordinariamente corta, fluida e leggera. Il K6s è il revolver a 6 colpi .357 magnum e canna da 3” più leggero attualmente in produzione. Il tamburo si distingue per lo spessore ridotto di soli 35,3 mm, per le superfici piatte al posto delle abituali unghiature d’alleggerimento e per il counterbore, ossia gli alloggiamenti per il fondello delle cartucce. Il tamburo bascula sul lato sinistro, il senso di rotazione è antiorario. Le sedi per il tassello di blocco del tamburo sono ricavate in punti in cui il metallo non presenta il massimo spessore. Il tassello di blocco del tamburo protrude sul lato destro del telaio ed è tenuto in sede dalla cartella di protezione dell’organizzazione meccanica. La cartella è fermata da un piccolo tassello integrale superiore, a scalpello, oltre che da tre viti esagonali. La vite anteriore ospita un piccolo pistoncino conico, caricato elasticamente, che tiene in sede il giogo. Una volta asportate le viti, la rimozione della cartella è immediata, pratica, nonostante la precisione d’accoppiamento al telaio. Il percussore è flottante. La molla cinetica del cane o mainspring, la molla della slitta di ritorno del grilletto e quella che sospinge il dente d’arresto del tamburo, sono elicoidali. Il pulsante d’apertura di quest’ultimo, zigrinato e di forma squadrata, deve essere premuto anziché spinto in avanti. L’azionamento determina la rotazione di un braccetto interno che blocca il sollevamento del bocciolo. Pertanto, è impossibile scattare quando il tamburo è aperto. Per la stessa interazione tra il braccetto e il bocciolo, non è possibile aprire il tamburo se si tiene il grilletto anche solo parzialmente arretrato. Dopo lo sparo, nel rilasciare il grilletto, l’apposito risalto della slitta di ritorno del grilletto medesimo ferma il cane dopo averlo discostato dal percussore. Le chiusure sono di tipo classico: quella posteriore è costituita dal pistoncino, caricato elasticamente, che protrude dal centro dell’estrattore e impegna la sede corrispondente praticata nello scudo di rinculo. All’opposto, la chiusura è attuata da un altro pistoncino, ubicato nel full lug e adeguatamente smussato, che impegna l’estremità anteriore dell’alberino dell’estrattore. L’alberino è sempre protetto dalla carenatura integrale alla canna, che aggiunge anche peso in volata. La lunghezza dell’alberino rimane invariata rispetto al K6s con canna di 2 pollici. Dal lato sinistro del telaio si vedono due perni, a quello collocato in posizione anteriore è fulcrato il dente d’arresto del tamburo, all’altro il grilletto. Quest’ultimo è liscio e con i bordi smussati, una conformazione che lo rende piacevole al tatto e non lede il tiratore nemmeno dopo aver sparato molti colpi.
La tacca di mira nera del K6s 3” è sempre innestata a coda di rondine, come per il 2” provato in precedenza, ma differisce per il profilo anteriore angolato e per i due dot bianchi ai lati del traguardo. Per la presenza dei dot, si è ridotta la superficie posteriore inclinata con rigatura antiriflesso. Il ponte del telaio presenta un canale che per molti snub nose sarebbe ritenuto già sufficiente per la mira. Il traguardo della tacca è giusto rispetto al mirino, per un’arma da difesa. Il mirino spinato ha dimensioni importanti e forma squadrata, risultando più funzionale di quello del revolver 2” che era a rampa, rigato antiriflesso e senza dot bianco.
Lo scatto Dao è fluido e corto, il peso è distribuito in modo omogeneo sull’intera corsa del grilletto, fino allo sgancio del cane che avviene senza impuntamenti. Ho rilevato un peso di 4.300-4.400 grammi, in linea col valore di 9,5~10,5 libbre (4.300~4.700 g) dichiarato dalla Casa.

Con il K6s si ha un miglioramento della pur buona precisione del 2”. Le rosate più strette sono state ottenute con le cartucce .357 magnum ricaricate, le S&B .357 magnum e le Fiocchi Classic .38 special. Meno concentrati i raggruppamenti delle Fiocchi .357 magnum con palla blindata troncoconica di 142 grs. Buona la taratura delle mire, a 15 m si apprezzano le variazioni in alzo del punto d’impatto a seconda del peso dei proiettili utilizzati. Nel tiro rapido la cadenza è adeguata all’uso pratico ma il rinculo richiede un allenamento adeguato poiché è secco, sebbene non punitivo. Il rilevamento è abbastanza contenuto. Migliorano la gestibilità dell’arma la bontà dello scatto e la conformazione delle mire. Confortevole l’impugnatura, la cui brevità è imposta dal contenimento dell’ingombro. L’azionamento del pulsante d’apertura del tamburo è pratico, l’alberino dell’estrattore corto richiede un azionamento deciso per l’espulsione rapida dei bossoli che comunque scorrono senza difficoltà.

La prova completa su Armi e Tiro di ottobre 2018

Produttore: Kimber, kimberamerica.com
Distributore: Paganini, corso Regina Margherita 19 bis, 10124 Torino, fax 011.83.54.18, paganini.it, mail@paganini.it
Modello: K6s 3”
Tipo: pistola a rotazione
Calibro: .357 magnum
Impiego specifico: difesa personale
Meccanica: telaio chiuso; tamburo basculante sul lato sinistro e rotante in senso antiorario
Scatto: sola Doppia azione; peso scatto dichiarato 4.300~4.700 g
Numero colpi: 6
Percussione: cane interno e percussore flottante
Sicura: cane a rimbalzo; a tamburo aperto lo scatto è bloccato; l’arretramento del grilletto blocca il tamburo in chiusura
Canna: lunga 3” (76 mm), rigatura destrorsa a 6 principi
Mire: tacca di mira fissa nera, d’acciaio, innestata bassa a coda di rondine e fermata con un grano esagonale; provvista di due dot bianchi, la tacca è in parte rigata antiriflesso; mirino d’acciaio nero, spinato, con dot bianco
Lunghezza totale: 193 mm
Altezza: 113 mm
Spessore: 35,3 mm
Linea di mira: 116 mm
Peso: 750 g scarica
Materiali: acciaio inox; guancette in noce
Finitura: inox spazzolata; guancette lisce
Prezzo: 1.438 euro, Iva inclusa