Al di là dei dati diffusi dal ministero dell’Interno, come è davvero la criminalità vista da chi la subisce, cioè dai cittadini? E come vivono i cittadini il rapporto con la giustizia e le forze dell’ordine? A rispondere a queste domande ha pensato Altroconsumo, che ha pubblicato i risultati di una interessante indagine sul tema che ha coinvolto oltre 6.600 cittadini italiani. Ebbene, i risultati sono indubbiamente sorprendenti: solo il 4 per cento del campione intervistato, infatti, tra il 2010 e il 2014 ha subito un’aggressione fisica, mentre il 5 per cento ha subito il furto dell’auto. Il doppio, cioè il 10 per cento, è stato vittima di furto di oggetti all’interno dell’auto, l’11 per cento di truffa, il 15 per cento di furto in casa, il 16 per cento di furto del portafogli e il 20 per cento di atti vandalici sull’autovettura. Il valore medio del danno subito per un singolo episodio di criminalità è stato di 1.250 euro.
Ma quali contromisure adottano i cittadini per sentirsi più protetti dal crimine? Se si trovano per la strada, il 49 per cento degli intervistati si preoccupa di chiudersi nell’automobile mentre guida; il 26 per cento non prende i mezzi pubblici dopo una certa ora e il 29 per cento evita del tutto di entrare in determinate strade. E a casa? Il 32 per cento opta per il sistema d’allarme, il 23 per cento ha ripiegato sul cane da guardia. Solo l’8 per cento degli intervistati ha risposto di aver acquistato un’arma da fuoco.
Il quadro dipinto relativamente al rapporto tra i cittadini e le forze dell’ordine è, però, il più sconfortante: ben l’89 per cento si sentirebbe infatti più sicuro se ci fossero più operatori in circolazione; il 75 per cento vorrebbe vedere agenti di polizia di notte per la strada e il 64 per cento dichiara di non vedere praticamente mai la polizia di notte, nel quartiere in cui vive. Potrebbe bastare, ma c’è di più: addirittura il 45 per cento del campione ha dichiarato di non sporgere denuncia in caso di determinati reati, e in particolare di non averlo mai fatto per episodi di razzismo, abusi sessuali, aggressioni in strada per liti automobilistiche e maltrattamento di animali. Perché? Semplice, per l’82 per cento degli intervistati sarebbe del tutto inutile, in quanto anche sporgendo denuncia difficilmente si arriva a qualche risultato. La conclusione della maggior parte degli intervistati, infatti, è che il sistema giudiziario italiano sia troppo lento e la legge tutt’altro che uguale per tutti.