In occasione dell’ottavo vertice tra l’Unione europea e la Cina, a Bruxelles, Pechino ha nuovamente manifestato la richiesta di abolizione dell’embargo sulla vendita di armi risalente al 1989, in occasione delle proteste di piazza Tienanmen. Inoltre, la Cina auspica che l’Ue le riconosca lo status di “economia di mercato”.
Per quanto riguarda l’embargo, l´Ue è divisa: Francia, Italia, Spagna e Austria sono tra i Paesi che più premono per l´alleggerimento o la revoca. Una scelta che per molti esperti potrebbe trasformarsi in un boomerang per le aziende europee, con i mezzi venduti e poi copiati per essere rimessi sul mercato dalle concorrenti cinesi.
Per quanto riguarda il riconoscimento dello status di economia di mercato, le ultime settimane sono state segnate dall´apertura di un´inchiesta europea sulle presunte pratiche di concorrenza sleale attuate dai produttori di pannelli solari cinesi che avrebbero messo in crisi i concorrenti del Vecchio continente, in particolare i tedeschi, vendendo al di sotto dei prezzi di produzione perché foraggiati da un accesso al credito quasi illimitato.