La Fisat a Treviso per riaprire il poligono

Il direttivo della Federazione italiana storia armi e tiro, accompagnato dall’avvocato Silvia Gentile e da Gary Burris, membro emerito di Second Amendment Foundation, si è recato a San Zenone degli Ezzelini (Tv) dove la Questura di Treviso, a margine di un’indagine su traffico di armi, ha messo sotto sequestro penale l’armeria Sportgun e l’annesso poligono privato, gestito però da un’associazione di cittadini completamente distinta dall’esercizio commerciale

La platea dell'incontro con la Fisat a San Zenone degli Ezzelini (Tv), i volti sono oscurati per rispetto della privacyIl direttivo della Federazione italiana storia armi e tiro, accompagnato dall’avvocato Silvia Gentile e da Gary Burris, membro emerito di Second Amendment Foundation, si è recato a San Zenone degli Ezzelini (Tv) dove la Questura di Treviso, a margine di un’indagine su traffico di armi,  ha  messo sotto sequestro penale l’armeria Sportgun e l’annesso poligono privato, gestito però da un’associazione di cittadini completamente distinta dall’esercizio commerciale.
Nell’ambito di un’affollatissima riunione, il presidente di Fisat, Simone Ciucchi, ha promesso l’impegno fattivo dell’associazione per la riapertura del poligono una volta ottenuto il dissequestro penale.          
«Che il Questore di Treviso sia di estrazione profondamente contraria alle armi dei cittadini onesti non è un segreto per nessuno», ha commentato Ciucchi, «basta ricordare la campagna di controlli straordinari, con tanto di “giornalate”,  effettuata nei confronti dei detentori di porto armi per tiro a volo questa estate, ma non è nostro compito e non vogliamo entrare nel merito dell’indagine che avrà il suo esito a tempo debito. Fisat è qui e ci sta mettendo la faccia per aiutare gli appassionati di armi a riavere un servizio che migliorava la loro qualità di vita e che ora gli manca. Lo faremo curando la formazione di una nuova associazione che si occuperà di gestirlo nelle regole, che dovranno essere rispettate in modo ligio dai cittadini ma anche dalla pubblica amministrazione».           
Nell’ambito della serata è stato, quindi, lanciato il sito www.riaprireilpoligono.it che sarà curato da Fisat  e una raccolta fondi che ha accumulato la somma di 2.700 euro, interamente versati al presidente del Comitato.
Se volete contribuire alla riapertura del poligono potete farlo mediante un versamento sul conto corrente IBAN IT57X0622561890041200000013 intestato a Pellizzari Francesco, oppure con carta di credito o paypal all’indirizzo adesioni@fisat.us con la causale “riaprire il poligono”.   
Le novità sulla campagna di riapertura del poligono saranno puntualmente riportate sul sito www.riaprireilpoligono.it.   
«Lottare per la riapertura», ricorda Ciucchi, « è un dovere che deve toccare anche gli appassionati che risiedono lontani dalla provincia di Treviso.
Perché il poligono che chiuderanno domani potrebbe essere il vostro».