Dopo la recente introduzione del nuovo fucile d’assalto Carmel, la Iwi punta su qualcosa di più tradizionale: una piattaforma di ispirazione Ar 15 ma con alcune novità…
Il nuovo fucile d’assalto modulare Arad, pur pagando certi tributi all’Ar 15, mostra sistema di funzionamento con gas piston a corsa corta, due regolazioni dei gas, normale e con moderatore di suono, comandi completamente ambidestri, upper receiver monolitico con linea di mira con slitta Picatinny ininterrotta.
L’Arad è di costruzione modulare e con canna a sostituzione rapida: alla base dell’astina è visibile un foro che ospita un comando per lo svincolo della canna. L’Arad viene presentato in 5,56×45, ma è intuitivo supporre, grazie alle premesse modulari, la facile adattabilità o conversione al .300 Aac/Blackout ed eventuali calibri compatibili con l’Oal della cartuccia 5,56×45; la cadenza di tiro dichiarata è di 700-1.100 colpi minuto.
L’Arad è disponibile attualmente in due lunghezze di canna, 11,5 e 14,5 pollici (292 e 368 millimetri) ma saranno presto disponibili anche le lunghezze di 16.5 e 20 pollici (419 e 508 millimetri; il peso della versione con canna più corta è di 2.850 grammi a vuoto.
E’ dotato di calciatura telescopica Ar 15 e con canna di 11,5 pollici misura complessivamente 720 millimetri con calcio chiuso e 800 millimetri con calcio esteso.
Non possiamo non sottolineare come, oggi, le grandi aziende armiere perseguano la strategia “cintura e bretelle”: ossia, avere in listino un proprio assault rifle diciamo allo stato dell’arte o più “futuribile” mantenendo però comunque una piattaforma tipo Ar 15: Heckler & Koch con Hk433 e Hk416 (mantenendo in listino però anche il G36 con gli ultimi upgrade, Sig Sauer con Mcx e Sig516, Fn Herstal con lo Scar L e Fn15, Remington defense con l’Acr e l’R4 e le restanti aziende… in procinto di adeguarsi.
Certo dobbiamo comunque far rilevare che la Iwi mostra comunque nel proprio listino un vasto assortimento di assault rifle: Carmel, Tavor, Galil Ace e adesso l’Arad.