Il Vaticano ha reso note le cifre relative all’attuale consistenza del proprio dispositivo di difesa: le guardie svizzere sono, in particolare, 118, composte dal comandante Elmar Theodor Mäder, da 86 alabardieri, il cappellano, il vicecomandante, un maggiore, due capitani, un sergente maggiore, cinque sergenti, dieci caporali e dieci vice caporali. Per diventare guardie svizzere bisogna avere cittadinanza elvetica, età compresa tra 19 e 30 anni, altezza minima di 174…
Il Vaticano ha reso note le cifre relative all’attuale consistenza del proprio
dispositivo di difesa: le guardie svizzere sono, in particolare, 118, composte
dal comandante Elmar Theodor Mäder, da 86 alabardieri, il cappellano, il
vicecomandante, un maggiore, due capitani, un sergente maggiore, cinque
sergenti, dieci caporali e dieci vice caporali. Per diventare guardie svizzere
bisogna avere cittadinanza elvetica, età compresa tra 19 e 30 anni, altezza
minima di 174 cm, stato civile celibe e diploma di istituto professionale o di
maturità. I turni di servizio sono 24 ore su 24, in media i soldati sono
occupati per sei ore al giorno. I turni di mensa per il pranzo sono alle 12,30
e alle 14, per la cena alle 18,30 e alle 20. Nel primo anno di servizio, le
guardie in libera uscita serale devono rientrare entro mezzanotte (un’ora più
tardi è concessa cinque volte al mese), il secondo anno l’uscita è fino all’una
(sempre con la deroga di un’ora per cinque volte al mese). Con la promozione a
caporale l’uscita è svincolata da orari ed è possibile sposarsi. C’è poi la
gendarmeria vaticana, che si occupa della difesa del territorio in
collaborazione con la polizia italiana. Dal comandante del corpo di gendarmeria
dipendono due reparti speciali, il Gruppo di intervento rapido e il Reparto
antisabotaggio. Il primo è finalizzato al contrasto di eventuali attività
eversive, il secondo si occupa di monitorare pacchi e plichi sospetti e
intervenire per neutralizzare eventuali minacce.