Inoltre, tra la leva di sicura e quella dell’hold open, compare un segmento di divisione tra le due più netto e rilevato; la finestra sul fusto, ove si intravede la matricolazione di serie ha adesso nella sua parte terminale un piccolo riquadro per la stampigliatura, anche, di un crittogramma Qr Code, codice a barre bidimensionale: tipo quelli comunemente leggibili dagli smartphone, utilizzato per una lettura rapida di informazioni in questo caso, dell’arma; sparisce anche sul traversino di smontaggio il tappo anti tampering o anti manomissione, che serviva a impedire lo smontaggio completo da parte dell’operatore (cambio del modulo): operazione che grazie a questo sistema, veniva rimandata all’armiere di reparto. Infine, leggera revisione anche dei fianchi polimerici del pad dell’extended magazine, appaiono leggermente concavi nel riquadro di ingresso del canale di alimentazione probabilmente, per agevolarne la presa. Nelle foto a corredo di questa notizia, a sinistra i particolari della prima versione della M17 Mhs e a destra, i particolari modificati nella versione mostrata pochi giorni addietro.

