Un altro supplemento speciale di Armi e Tiro, in edicola dal 19 novembre per due mesi, dedicato a una delle parentesi più drammatiche della nostra storia contemporanea, cioè quella della guerra civile, analizzata sotto la prospettiva delle armi realizzate dalle aziende italiane sotto controllo tedesco. In particolare, sono prese in considerazione sia le armi corte, con la disamina delle punzonature che si possono riscontrare sulle pistole Beretta 34 e 35 prodotte dopo l’armistizio dell’8 settembre, sia la produzione delle rarissime Beretta 35 realizzate dall’Armaguerra di Cremona, sia le 20 (altrettanto rare) pistole Beretta nichelate e incise, per alte personalità della gerarchia nazifascista. Per quanto riguarda le armi lunghe, viene analizzata la trasformazione in calibro 8×57 dei fucili e moschetti Carcano 1891, con la documentazione originale, si passa quindi alla produzione delle pistole mitragliatrici Tz45 e Fnab 43, senza dimenticare i moschetti automatici Mab 38 di Beretta, dei quali è, anche in questo caso, analizzata in particolare la produzione effettuata dopo l’8 settembre. Immagini rare e inedite di cimeli provenienti da musei e importanti collezioni private, informazioni anch’esse inedite esposte in modo chiaro e schematico, consentono all’appassionato e al collezionista di soddisfare la propria curiosità per uno degli aspetti più misteriosi e particolari della produzione armiera italiana.
Le armi della Repubblica sociale
Editoriale C&C, tel. 02.90.48.111, shop.editorialecec.com
80 pagine
10 euro in edicola, 14 euro (sempre edizione cartacea) ordinandolo on-line, incluse spese di spedizione.