M5S all’attacco dei caccia F35, che l’Italia dovrebbe acquistare nell’ambito del programma internazionale di sviluppo di questo controverso aeroplano. Il Movimento cinque stelle, però, piuttosto che soffermarsi sul rapporto tra costo (elevato, specialmente in un momento di crisi) e utilità di questi apparecchi (ancora abbastanza da dimostrare), parte per la tangente con valutazioni di tipo pacifista-perbenista
Pietra dello scandalo, la raggiunta consapevolezza del fatto che i caccia F35 potrebbero anche essere idonei al trasporto di armi nucleari, nell’ambito di missioni Nato. Da qui, interpellanza immediata al ministro della Difesa Roberta Pinotti, la quale (forse anche ovviamente) ha osservato che, riguardo agli F35, “in tema di capacità nucleari si deve necessariamente considerare la nostra appartenenza all’Alleanza atlantica, cardinale essenziale della nostra sicurezza”. Apriti cielo, e subito a stracciarsi le vesti: “Tutto questo è inaccettabile”, è stato il commento di M5S, “Vogliamo avere la certezza che i cacciabombardieri italiani non saranno adoperati per trasportare ordigni nucleari. Del resto nel nostro Paese sono già presenti diverse bombe atomiche all'idrogeno: si tratta dei B-61, armi non di nostra proprietà conservate nelle basi militari gestite dagli Stati Uniti. Si tratterebbe di una settantina di ordigni, divisi tra la base di Aviano e quella di Ghedi, vicino Brescia. E non può essere un caso che una parte dei nostri F-35 saranno assegnati proprio alla base di Ghedi, sede del 6° Stormo dell'Aeronautica militare nonché di deposito di bombe nucleari gestito dal 704th Munitions support squadron”.
Ora, poiché da qualche decina di anni l’Italia è dotata di aerei Tornado, che sono ovviamente altrettanto capaci di trasportare ordigni nucleari, non si capisce su quali basi tecniche si fondi la protesta del movimento cinque stelle: la polemica sul rapporto costo/utilità è quantomai attuale e ha senz’altro i propri fondamenti, ma la scelta di gridare “al lupo, al lupo” per posizioni ideologiche inconsistenti sembra niente di più che un “cavallo di Troia” per fomentare l’opinione pubblica e raggiungere un risultato (la rinuncia all’acquisto degli F35) che probabilmente non si riesce a ottenere per vie normali. Ma i cittadini, devono per forza essere presi in giro?