L’ex presidente del Tsn di Roma e attuale candidato alla presidenza dell’Uits, Carlo Mantegazza, ha inviato a coloro i quali saranno chiamati a votare in assemblea il prossimo 2 e 3 luglio una lettera, con la quale evidenzia i potenziali rischi di una non ratifica dell’elezione nel caso in cui i voti dovessero convergere sui due candidati ultrasessantacinquenni e in quiescenza, cioè Costantino Vespasiano e Gianfranco Mantelli. Questo, in pratica, perché la giustizia sportiva ha sostanzialmente demandato al vaglio successivo all’elezione, da parte del ministro della Difesa, la verifica dell’effettiva eleggibilità dei candidati in quiescenza, a seconda che l’Uits ricada tra gli enti pubblici a base associativa o non associativa.
“Purtroppo non serve molta immaginazione per comprendere che la riammissione di Mantelli e Vespasiano, vertendo solo sulla candidabilità in funzione dello Statuto dell’Ente, lasci ancora spalancata la porta al rischio di inconferibilità”, scrive Mantegazza, “con il conseguente ennesimo nuovo commissariamento dell’Uits. Abbiamo 10 candidati alla presidenza di cui 8 eleggibili e ratificabili, mentre 2 sono a rischio di non ratificabilità come fu per Obrist. Tutto rimandato al dopo per farci commissariare nuovamente, e distruggere, una volta per tutte, le Sezioni del Tiro a Segno Nazionale e l’Uits. Non possiamo votare candidati a rischio, non è colpa nostra e abbiamo già pagato pesantemente per l’elezione di Obrist. Facciamo in modo che tutto ciò non si ripeta”.
Immediata la risposta di Costantino Vespasiano, che dichiara “L’eventuale inconferibilità riguarda indistintamente tutti i candidati, nessuno escluso”, sottolineando anche che “il rischio di non ratificabilità dei pensionati è allo stato da ritenersi completamente superato”. Spiega Vespasiano: “il dipartimento della Funzione pubblica nella nota lettera del 18 maggio scorso, dopo aver di fatto considerato superato il famoso parere del collegio di garanzia del Coni come diretta conseguenza dell’approvazione del nuovo statuto Uits, ha posto l’accento sulla necessità di capire se l’Uits sia o meno un ente a base associativa, al fine di valutare l’applicabilità della deroga prevista dalla stessa legge Madia per l’elezione dei pensionati ultrasessantacinquenni. È stato lo stesso ministero della Difesa che, con un successivo parere reso al predetto dipartimento in data 27 maggio, ha affermato la natura associativa dell’Uits”.
Vespasiano conclude parlando di “una grave caduta di stile, che mai fino a ora il nostro movimento aveva conosciuto”.