Si tratta, almeno per ora, di una modifica che riguarderebbe solamente il tema specifico del controllo faunistico, ma è già un inizio. Al via alla Camera una discussione sulla legge 157/92, che inizia dall’approvazione in commissione Agricoltura del ddl 2138 proposto dall’onorevole Maria Cristina Caretta. Il disegno di legge riguarda in particolare il controllo faunistico, aspetto piuttosto trascurato dalla legge quadro italiana sulla caccia, se non altro perché 30 anni fa, al momento della sua approvazione, il fenomeno non risultava così diffuso.
La modifica più importante riguarderebbe l’articolo 19 della legge, che sarebbe integrato con un comma che amplierebbe la platea dei soggetti abilitati alle attività di controllo faunistico non soltanto a guardie venatorie e agenti di polizia locale muniti di licenza di caccia, ma anche ai proprietari e ai conduttori dei fondi e a “cittadini in possesso di licenza per l’esercizio venatorio, autorizzati all’accesso negli ambiti territoriali di caccia o nei comprensori alpini delle aree interessate, previa frequenza di corsi di formazione e coordinati dalla polizia provinciale o dagli altri organi competenti a livello regionale”. Lo stesso articolo prevedrebbe anche la possibilità di effettuare operazioni di controllo anche “nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio, nei periodi di divieto e nelle ore notturne anche con l’uso di mezzi ottici e di sistemi di visione notturna che garantiscano le necessarie condizioni di sicurezza”.