È stato il ligure Enrico Moraglia a conquistare i due trofei più ambiti del 5° Gran Mondiale Perazzi: la grande coppa in argento “Famiglia Perazzi", dopo la finale contro cinque grandi della scena internazionale, e il tradizionale trofeo “Vittoria alata”, destinato all'atleta con il miglior punteggio sulla distanza di 200 piattelli e ricevuto dalle mani del presidente Fita, Luciano Rossi. Questo il verdetto della manifestazione, andata in scena dal 21 al 24 luglio al Trap Concaverde di Lonato (Bs).
Con 620 iscritti, di cui 150 stranieri provenienti anche da Paesi come l’India e le isole Fiji, quella che può essere definita un’autentica festa del Tiro a volo, oltre che una competizione sportiva, ha portato sulle rive del Garda numerosi big del ranking mondiale. Fra i tanti volti noti si sono presentati all’appuntamento: la due volte vicecampionessa olimpica e campionessa europea in carica Zuzana Rehak Stefecekova; lo spagnolo Alberto Fernandez, quest’anno vincitore di due prove di Coppa del Mondo, il sammarinese Gian Marco Berti, vincitore dell’ultima tappa di Coppa del Mondo (la pre-olimpica di Rio), gli azzurri Daniele Resca, secondo nella Coppa del mondo a San Marino, Valerio Grazini riserva Olimpica per Rio 2016 e Luca Miotto vice campione del mondo Junior 2015.
Tanti i titoli assegnati e i trofei in palio, tra i quali il più ambito, la grande Coppa in argento “Famiglia Perazzi”. Il ligure Enrico Moraglia (25/25) ha avuto la meglio per un piattello contro un altro italiano che si è distinto nel corso delle quattro giornate. Ci riferiamo ad Angelo Scalzone, “enfant prodige” di una dinastia di tiratori che tanto hanno dato al Tiro volo, oltre che ad altre discipline sportive. Nipote del mitico “Peppino”, oro e recordman nel trap alle Olimpiadi di Monaco 1972, il figlio d’arte ha mostrato tutta la sua classe nel corso della competizione, conquistando il trofeo come miglior atleta della categoria Juniores, il titolo di miglior tiratore della seconda giornata e arrivando in finale nel “big match” contro tiratori del calibro dell’irlandese Derek Burnett, partecipante a quattro Olimpiadi; del kuwaitiano Fehaid Aldeehaini, due volte bronzo olimpico; dello spagnolo Alberto Fernandez Munoz, tra i più attesi atleti di Rio 2016 e dell’indiano Singh Zoravar Sandhu, bronzo nella coppa del mondo di Changwon 2007. Nei vari barrages per categoria, i primi premi (quattro fucili Perazzi High Tech) sono andato rispettivamente a: Fehaid Aldeehaini (eccellenza); Joseph Fortunato (1a categoria); Andrea Fortunato (2a categoria) e Riccardo Vavini (3a categoria).
Altro premio importante della manifestazione, tanto da essere consegnato dal presidente della Fita, Luciano Rossi, è stato il tradizionale trofeo “Vittoria alata”, conferito all'atleta con il miglior punteggio sulla distanza di 200 piattelli sparati nell’arco di tre giorni. Il premio è andato nuovamente al sanremese Enrico Moraglia (197/200). Con un ritmo da maratoneta, il tiratore ligure ha sfiorato le vittorie di “tappa”, ma è arrivato primo al traguardo decisivo. Tra i vincitori delle varie manches, al termine di ogni giornata, si segnalano le vittorie di: Valerio Grazini (75/75+7) nella prima giornata; di Angelo Scalzone (74/75+5) nella seconda giornata (migliore anche della categoria Junior) e di Davide Gasparini (50/50+1) nella terza. Tra le Ladies ha brillato Alessia Iezzi, già campionessa mondiale juniores nel 2015 proprio a Lonato. Gino Boseggia ha vinto la categoria Veterani e Giovanni Poggiali quella dei master. L’ultimo premio d’onore, quello come miglior tiratore straniero, è andato al campione kuwaitiano Fehaid Aldeehaini, già migliore tra gli atleti della categoria eccellenza.
Ricco di sorprese, come sempre, il “Daniele Perazzi Challenge”, torneo a eliminazione diretta dedicato al fondatore della armi Perazzi, con in palio il prestigioso Sco Cartelle – Platinum Edition, con la firma del fondatore incisa sulla bascula. Quest’anno a trionfare è stato il tiratore di terza categoria Marco Paolini. L’alfiere del Tav Nettuno ha mantenuto fino all’ultimo i nervi saldi e conquistato il trofeo con un secco en-plein in finale. Il risultato è stato accolto con grande sorpresa ed entusiasmo da parte del pubblico che, al 25mo centro, ha applaudito e acclamato il tiratore, per primo incredulo del grande risultato conseguito. Al secondo posto si è classificato Erminio Frasca, tra i più accreditati per la vittoria. Fatale per il plurititolato atleta di Priverno (LT), classe 1983, è stato il nono piattello che gli ha impedito di giungere allo spareggio. Terzo gradino del podio, infine, per il bresciano Fioravante Tortora con 23 piattelli colpiti su 25.
Terminiamo citando il momento clou della manifestazione, per la spettacolarità e la caratura dei partecipanti: l’All star game nella formula sia singola che di squadra mista (un tiratore e una tiratrice anche di nazionalità diverse). Durante la scenografica gara notturna si sono sfidati i migliori atleti del ranking mondiale che utilizzano un sovrapposto Perazzi nelle sfide internazionali. La gara individuale è stata vinta dal più giovane della batteria, Luca Miotto, che ha avuto la meglio nello shoot-off con Valerio Grazini. Il tiratore di Viterbo, riserva olimpica, si è comunque “consolato” con la vittoria nella sfida a squadre miste, a cui ha partecipato in coppia con la slovacca Zuzana Rehak Štefe?eková, fresca detentrice del titolo europeo e vicecampionessa olimpica di Pechino 2008 e Londra 2012.
Nella foto: Enrico Moraglia (sul podio), sotto da sinistra Ivan Carella, presidente del Tav Concaverde, Mauro Perazzi e il presidente Fitav, Luciano Rossi.