È mancato all’età di 110 anni Delfino Borroni, ultimo reduce italiano della grande guerra e ultimo cavaliere di Vittorio Veneto. L’onorificenza fu istituita dalla Repubblica nel 1968, per esprimere la gratitudine della Nazione a tutti coloro i quali avevano combattuto sul fronte della guerra 1915-1918 per almeno sei mesi. Borroni era nato il 23 agosto 1898 a Turago Bordone (Pv), ma da anni viveva a Castano primo, in provincia di Milano. Arruolato nel 1917, a 19 anni…
È mancato all’età di 110 anni Delfino Borroni, ultimo reduce italiano della
grande guerra e ultimo cavaliere di Vittorio Veneto. L’onorificenza fu
istituita dalla Repubblica nel 1968, per esprimere la gratitudine della Nazione
a tutti coloro i quali avevano combattuto sul fronte della guerra 1915-1918 per
almeno sei mesi. Borroni era nato il 23 agosto 1898 a Turago Bordone (Pv), ma
da anni viveva a Castano primo, in provincia di Milano. Arruolato nel 1917, a
19 anni, nei bersaglieri ciclisti, combatté sull’altopiano di Asiago, sul
Pasubio e infine a Caporetto. Qui fu fatto prigioniero dagli austriaci, ma
riuscì a fuggire e si unì a un battaglione italiano a cavallo. Dopo la guerra
fu assunto come macchinista del celebre “gamba de legn”, lo storico tram
milanese. La sua memoria dei giorni di guerra è stata fino all’ultimo
lucidissima e sono decine gli storici di tutto il mondo ai quali ha raccontato
la sua vita di trincea. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha
tributato al reduce funerali di Stato.