L’ex magistrato interviene a L’aria che tira su La7: «Chi si difende in casa propria non pratica giustizia fai da te. Basta con la litania petulante del Far west!» Carlo Nordio, ex magistrato, è intervenuto rispetto al dibattito sulla riforma della legittima difesa, nel corso della trasmissione L'aria che tira su La7: «L'intervento del pubblico ministero sarà sempre necessario perché dovrà verificare i presupposti, l'attualità del pericolo, la proporzionalità della reazione, lo stato di turbamento, che sono inseriti nella legge. Ma vorrei dire una cosa di ordine teorico: penso che sarebbe ora di finirla con questa assurdità del farsi giustizia da solo. Farsi giustizia da solo significa andare a casa dell'assassino e ucciderlo o a casa del ladro per recuperare la refurtiva, ma chi si difende da un'aggressione in casa propria, un'aggressione violenta e clandestina, non mira affatto a farsi giustizia da solo, mira semplicemente a evitare un danno che lo Stato avrebbe lui Stato dovuto impedire. Quindi questa vuota retorica, questa litania petulante della giustizia da soli e della legge del Far west, sarebbe bene che fosse espunta da questi colloqui, altrimenti perdiamo di vista quella che è la razionalità del diritto».
Nel florilegio dei punti di vista perlopiù politici e per larga parte di una certa area politica, nella serie di dati citati il più delle volte a capocchia e senza spigare con esattezza i termini del discorso sulle armi, per far aumentare – questo senz'altro – la sensazione d'insicurezza dei cittadini, finalmente un intervento significativo e obiettivo, da parte di un ex magistrato che si è distinto negli anni per autorevolezza e senso critico.