La messa al bando delle armi semiauto “di aspetto militare” in Nuova Zelanda è realtà, approvata praticamente all’unanimità
Il parlamento neozelandese, come era stato annunciato dalla premier Jacinta Ardern, ha approvato la nuova normativa sulle armi da fuoco, che rende in pratica illegali le armi semiautomatiche “di aspetto militare”. Il provvedimento è passato virtualmente all’unanimità, con 119 voti favorevoli e un solo contrario. “Queste armi sono state progettate per uccidere, per mutilare, e questo è ciò che hanno fatto il 15 marzo", ha commentato la primo ministro Ardern riferendosi alla strage nelle moschee di Christchurch. "In definitiva siamo qui perché 50 persone sono morte e ora non hanno voce. In questo Parlamento noi siamo la loro voce e oggi abbiamo usato questa voce in modo saggio", ha infine aggiunto con un pizzico di autoreferenzialità. Perché la norma diventi esecutiva, forse già da domani, occorre solo la firma da parte del governatore generale della Nuova Zelanda.
Ci sia consentito un commento sulla “saggezza” espressa da un parlamento neozelandese che, a fronte di evidenti negligenze nella concessione della licenza per l’acquisto di armi all’attentatore di Christchurch, ha preferito adottare in tutta fretta una norma perfettamente inutile nel contrasto di altre iniziative simili, ma indubbiamente “spendibile” con profitto ai fini della promozione della propria immagine politica nei confronti di una opinione pubblica, come al solito, poco informata e, soprattutto, informata in modo demagogico. Parafrasando un celebre film, non resta che commentare “è così che muore la libertà: sotto scroscianti applausi”.