Nuovo Ar per la Bundeswehr: rimandati i concorrenti…

Secondo indiscrezioni giornalistiche della stampa tedesca, i partecipanti al concorso per la sostituzione del G36 (Heckler & Koch Hk 433 e Hk 416, Haenel defense Mk556) non avrebbero superato l’accettazione ma…
Gli articoli citano fonti riservate del Baainbw, l’ente federale che si occupa del concorso in oggetto, che affermerebbero che i partecipanti non avrebbero superato una qualche parte discriminante: non è ben chiaro se si tratti di test o formalità di presentazione, dato che si cita il fatto che nessuno dei due concorrenti avrebbe sottoposto una versione calibro 7,62×51. La notazione è perlomeno strana dato che se è vero dell’Hk 433 non si sono viste, al momento, versioni in questo calibro, è anche vero che sia Heckler & Koch con l’Hk417/G28 sia la Haenel con il Cr308…dispongono, e da tempo, di varianti in 7,62×51. Ci sarebbe però tempo fino a febbraio 2019 per presentare i modelli nel calibro richiesto, ma un ritardo di otto mesi sui tempi previsti, aggiungerebbe un onere economico di circa 750.000 euro al programma. Staremo a vedere cosa succede.
Nel frattempo, sono stati pubblicati alcuni brevetti della Heckler & Koch inerenti l’Hk 433 (in foto) dove si evidenziano per la prima volta, alcuni particolari inediti.
Innanzitutto lo schema meccanico e strutturale è in parte simile a quello del G-36 ma con minori sotto-assiemi e in materiali diversi: castello superiore e astina infatti, sono in lega d’alluminio mentre le restanti parti restano in polimero; nel castello inferiore il bocchettone di alimentazione è integrato mentre nel G-36 era separato.
Diversa anche la parte inerente lo sfruttamento dei gas: nel G-36 si trattava di un pistone a corsa corta diciamo “classico” con relativa astina di rinvio mentre nell’Hk 433, sembrerebbe trattarsi di un “tappet system” con una nuova astina che origina dal portaotturatore. Anche la manettina di armamento reversibile si discosta dalla soluzione del G-36, non più integrata al portaotturatore ma è a calzare sopra l’astina o braccio del portaotturatore, che va a ricevere l’impulso dal pistoncino della presa dei gas.
Teniamo presente però che i disegni di brevetto qui mostrati e, per la prima volta, sono pur sempre in qualche modo “indicativi” e possono discostarsi anche se marginalmente, da quanto poi prodotto: soprattutto in merito all’ergonomia e all’estetica, meno nelle parti di funzionamento.