Lo scorso 18 maggio, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato i risultati della task force costituita lo scorso gennaio, che aveva il compito di riscrivere i criteri di impiego e di equipaggiamento della polizia dopo le drammatiche uccisioni di afroamericani di Baltimora e Ferguson. Come è noto, infatti, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 si è innescato negli Usa un processo di vera e propria militarizzazione della polizia, che ha ricevuto equipaggiamenti di surplus militare per oltre 400 milioni di dollari nel solo 2013 (e complessivi 5 miliardi dal 1990). Equipaggiamenti che comprendono lanciagranate, mezzi blindati, aerei, droni eccetera. Nel protocollo annunciato da Obama, si stabilisce che le agenzie federali non potranno più fornire equipaggiamenti militari alle forze dell’ordine locali. "I poliziotti devono adottare sempre di più un atteggiamento mentale da tutori della legge e guardiani a protezione delle comunità e abbandonare quello da guerrieri – si legge nel dossier – così si costruisce fiducia e legittimazione nel rapporto con la popolazione". Tra le ulteriori iniziative in programma, lo sviluppo dell’utilizzo delle body camera (le telecamere individuali indossabili da ogni poliziotto, che registrano ogni istante delle attività operative dell’agente) e la previsione di un obbligo di frequenza periodico di corsi di formazione, per riqualificare gli agenti in servizio.
Lo scorso 18 maggio, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato i risultati della task force costituita lo scorso gennaio, che aveva il compito di riscrivere i criteri di impiego e di equipaggiamento della polizia dopo le drammatiche uccisioni di afroamericani di Baltimora e Ferguson. Come è noto, infatti, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 si è innescato negli Usa un processo di vera e propria militarizzazione della polizia, che ha ricevuto equipaggiamenti di surplus militare per olt