Obesità tra i militari: linee guida uniformi per tutti?

Il ministro della Difesa ha richiesto allo Stato maggiore di studiare linee guida comuni a tutte le forze armate per il contrasto all’obesità nei militari in servizio Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha dato incarico allo Stato maggiore della Difesa di emanare una direttiva unica nella quale indicare alle singole forze armate i criteri per l’approvazione di singole circolari sulla questione dell’obesità tra i militari.
Finora era stato solo lo Stato maggiore dell’esercito a emanare un provvedimento in tal senso, stabilendo un limite dell’indice di massa corporea pari a 30 per gli uomini e 28 per le donne. Se tale limite fosse stato superato anche di un solo punto, era previsto un congedo obbligatorio di 180 giorni per tornare al di sotto del limite. Se, dopo le convalescenze previste, dopo 2 anni l’indice di massa corporea non fosse risultato ristabilito, sarebbe scattata l’inidoneità al servizio.
La vigenza di questa circolare per l’esercito è stata comunque sospesa in attesa di avere un riferimento unico per tutte le forze armate (carabinieri inclusi) che, secondo le indicazioni fornite dal ministro Trenta, dovrà tenere conto non soltanto di parametri fissi come l’indice di massa corporea, bensì anche di fattori come l’età, l’incarico ricoperto, l’effettiva possibilità di praticare una adeguata attività fisica. Dovranno essere previsti anche opportuni percorsi di rientro che possano preservare il personale dal collocamento in congedo per la perdita dell’idoneità fisica. Lo scopo finale è quello di avere un protocollo unico per tutti, scongiurando così disparità di trattamento e sperequazioni.