Piemonte: basta “sparare” ai cacciatori
Dopo la sospensione (fino al 4 ottobre) in Piemonte della caccia agli ungulati, l’assessore allo sport della provincia di Cuneo, Simona Rossotti, ha preso posizione sulla questione: “Sono migliaia i cacciatori che, in questi giorni, si sono visti sottrarre il diritto di andare a caccia, per il quale la maggior parte di loro aveva già pagato il rinnovo del permesso. La sospensione della stagione venatoria va ancora una volta a penalizzare una categoria di persone che…
Dopo la sospensione (fino al 4 ottobre) in Piemonte della caccia agli ungulati,
l’assessore allo sport della provincia di Cuneo, Simona Rossotti, ha preso
posizione sulla questione: “Sono migliaia i cacciatori che, in questi giorni,
si sono visti sottrarre il diritto di andare a caccia, per il quale la maggior
parte di loro aveva già pagato il rinnovo del permesso. La sospensione della
stagione venatoria va ancora una volta a penalizzare una categoria di persone
che attraverso la loro attività salvaguardano i raccolti degli agricoltori
(ogni anno vengono stanziati fondi per i danni causati dai cinghiali). Allo
stesso tempo, un’attività venatoria ben regolamentata contribuisce alla
diminuzione degli incidenti stradali, causati in molti casi da animali
selvatici. Nel rispetto delle specie animali in via di estinzione e con
attenzione a un equilibrio corretto della distribuzione territoriale della
fauna, è necessario fare qualcosa per tutelare e difendere i diritti dei
cacciatori. Alla concertazione per risolvere la questione non vedrei male
l’avvio di un comitato per la caccia, nel quale coinvolgere anche le
associazioni ambientalise e quelle degli agricoltori, per trovare insieme un
percorso che unisca senza dividere”.