Secondo quanto riportato dal New York times, l’incidenza di omicidi commessi da ex militari Usa reduci da Iraq e Afghanistan sarebbe molto superiore al normale. I casi di omicidio e tentato omicidio commessi da reduci delle ultime campagne sono 121, con un incremento del 90 per cento rispetto alla media. Tre quarti dei veterani erano ancora in servizio quando hanno commesso il fatto, in oltre la metà dei casi è stato fatto uso di armi da fuoco mentre 25 casi su 121 s…
Secondo quanto riportato dal New York times, l’incidenza di omicidi commessi da
ex militari Usa reduci da Iraq e Afghanistan sarebbe molto superiore al
normale. I casi di omicidio e tentato omicidio commessi da reduci delle ultime
campagne sono 121, con un incremento del 90 per cento rispetto alla media. Tre
quarti dei veterani erano ancora in servizio quando hanno commesso il fatto, in
oltre la metà dei casi è stato fatto uso di armi da fuoco mentre 25 casi su 121
sono derivati da guida pericolosa o in stato di ubriachezza. Un terzo delle
vittime erano mogli, fidanzate, figli o altri parenti dei militari, un quarto
delle vittime erano altri militari. Secondo gli autori dello studio, però, il
fatto che i veterani fossero di ritorno dalla guerra non avrebbe alcuna
relazione diretta con i crimini commessi. Un portavoce dell’esercito ha
commentato lo studio affermando che non offre un quadro completo della
situazione.