Il prefetto di Foggia ha rifiutato la concessione del porto di pistola per difesa personale a un cittadino di Manfredonia, con le seguenti motivazioni, riprese anche dal Tar pugliese: “Nella fattispecie non sono emerse particolari situazioni sia sotto il profilo ambientale che soggettivo dalle quali possa dedursi concretamente l’effettiva necessità di circolare armato, atteso che al maneggio del danaro contante (…) si può ovviare facendo ricorso alle molteplici forme di incassi e pagamenti alternative al contante che il sistema bancario e/o postale oggigiorno assicurano (assegni trasferibili, sistemi di pagamento elettronici ecc.). Diversamente il predetto si pone da solo in condizioni di rischio a cui non può e non deve ovviare facendo ricorso alle armi, ma che deve scongiurare avvalendosi dei sistemi di cui si è detto, anche perché, per converso, si assisterebbe ad un abnorme proliferare di armi in circolazione per difendere il proprio danaro, cosa assolutamente non giustificabile. A riprova di ciò, basti pensare che attraverso la difesa del danaro con le armi di cui si dispone, proprio in virtù della alterata situazione psicologica in cui si versa in circostanza di un tentativo di rapina o presunto tentativo di rapina, si potrebbe togliere la vita ad uno o più rapinatori o soggetti ritenuti tali o anche a occasionali passanti, quando, in un criterio valutativo, la stessa vita umana non può essere assolutamente compromessa o vulnerata dalla difesa del danaro o di altri beni di valore di cui si è in possesso, ancorché in quantità consistente, che può essere invece validamente tutelato attraverso gli strumenti che il sistema bancario e/o postale offrono per la sicura e rapida circolazione dello stesso”.
Quindi, in sostanza: se chiedi il porto d’armi per difenderti da una rapina perché circoli con elevati quantitativi di contante, non hai comunque ragione di fartelo dare, perché se giri con il contante è colpa tua che non ti sei fatto pagare con la carta di credito! Senza entrare nello specifico della vicenda, è forse opportuno ricordare che la modalità di pagamento di un acquisto è una scelta dell’acquirente, non certo un obbligo che possa imporre il venditore. Quindi se io voglio pagare in contanti, il venditore non può rifiutarsi di accettarli!