Controversa decisione (all’unanimità) da parte delle autorità della città californiana: per loro la Nra sarebbe una “domestic terrorist organization”
Le autorità cittadine di San Francisco, in California, hanno votato e approvato una risoluzione nella quale la National rifle association statunitense viene dichiarata “organizzazione terroristica interna” (domestic terrorist organization). Secondo i promotori di questa risoluzione, la motivazione è insita nel fatto che con il suo supporto al Secondo emendamento della costituzione americana e in generale al diritto di possedere e portare armi, ma soprattutto con la sua opposizione a qualsiasi tipo di restrizione in materia di armi, la Nra avrebbe una responsabilità indiretta negli omicidi di massa che si sono verificati negli ultimi anni e in particolare negli ultimi mesi.
La risoluzione, approvata a livello comunale, è praticamente priva di effetti giuridici pratici, ma ovviamente ha un forte impatto politico e morale. Tanto è vero che la Nra ha risposto appellando la decisione alla corte distrettuale, accusando le autorità cittadine di violare il diritto di libertà di parola dell’associazione per ragioni politiche. La Nra chiede quindi alla corte di “ribadire ai rappresentanti cittadini che la libertà di parola significa che non sia possibile ridurre al silenzio o punire quelli con i quali si è in disaccordo”.
È da notare che anche in altri ambiti la città di San Francisco ha preso, in passato, decisioni in controtendenza rispetto all’ordinamento giuridico dello Stato e della Federazione. In materia di immigrazione, per esempio, dal 1989 la città della baia si è dichiarata “città santuario”, boicottando ufficialmente il contrasto all’immigrazione clandestina. Adesso, evidentemente, è arrivata la volta della libertà di associazione e di parola.